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Risolto il mistero del danneggiamento delle auto prese a nolo

Risolto dagli uomini della squadra mobile il misterioso “bucatore” delle gomme alle auto prese dai turisti in autonoleggio. Dal 20 aprile scorso, quando si erano verificati i primi casi, i poliziotti hanno eseguito indagini sul fenomeno. 15 auto con le gomme tagliate in 2 giorni, danni per migliaia di euro. Le macchine, infatti, sono tutte di proprietà della stessa società autonoleggio, con sede a Catania.  In tutto furono danneggiate 28 automobili.
Al Talete così come nell’area di sosta di riva Nazario Sauro e piazza delle Poste, sono state “riconosciute” e danneggiate. A tutte – otto ieri e sette oggi – sono state tagliati tutti e 4 gli pneumatici. Un uomo è indagato ufficialmente a piede libero per il danneggiamento delle vetture. Pare che avesse avuto un problem,a con il titolare di un’agenzia per l’autonoleggio che gli avrebbe fatto pagare il danneggiamento di una vettura che aveva preso a nolo.

In particolare, gli Agenti della Squadra Mobile, fra le varie attività intraprese, grazie anche alla collaborazione della locale Polizia Municipale, privilegiavano la raccolta di immagini video registrate dal sistema di video sorveglianza cittadino e dai sistemi di video sorveglianza di privati e gestori di attività commerciali, che venivano attentamente visionate e vagliate dal personale della Quarta Sezione – Reati Contro il Patrimonio.

L’attività investigativa ha permesso d’individuare l’autore dei danneggiamenti un 49 enne  G. S., incensurato.

gli Agenti della Squadra Mobile davano corso al decreto di perquisizione rinvenendo una bicicletta che per modello e caratteristiche era del tutto simile a quella utilizzata dall’indagato nell’atto di danneggiare le autovetture.

Di fronte alle prove inequivocabili raccolte dagli agenti l’uomo ammetteva le proprie responsabilità, affermando di essere stato lui a danneggiare le autovetture delle ditte di autonoleggio, consegnando, spontaneamente, ai poliziotti il punteruolo con il quale avrebbe eseguito le forature degli pneumatici.

Successivamente, l’indagato, alla presenza del proprio legale, veniva sottoposto ad interrogatorio, nel corso del quale, oltre a confermare le proprie responsabilità, anche per i danneggiamenti avvenuti l’anno precedente, affermava di avere deciso di compiere tale gesto come ritorsione contro la cennata ditta di autonoleggio che aveva indebitamente (a suo dire) attribuito ad alcuni suoi amici un danno che aveva riscontrato ad un’autovettura da loro noleggiata.

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