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Sentenze truccate regionali: incidente probatorio, sentiti Alessandro Ferraro e Giuseppe Calafiore

Nell’ambito del Sistema Siracusa, l’imprenditore Alessandro Ferraro e l’avvocato Giuseppe Calafiore sono stati sentiti nell’incidente probatorio tenutosi ieri al Tribunale di Roma disposto dai Pubblici Ministeri della Procura di Roma sulla corruzione costruita dagli avvocati Calafiore e Piero Amara, nei confronti dei giudici del Consiglio di Giustizia Amministrativa di Palermo per far trasformare l’esito della consultazione elettorale dell’autunno del 2012 per il rinnovo dell’Ars. Il vincitore fu Pippo Gianni e Giuseppe Gennuso non conquistò il seggio all’Ars; poi, proprio per il ricorso di quest’ultimo, il Cga di Palermo aveva deciso di far ripetere la votazione in alcune sezioni del Comune di Rosolini e in altre sezioni del Comune di Pachino. Il risultato elettorale del primo turno. Anziché Gianni all’Assemblea regionale siciliana si andò ad insediarsi Gennuso ribaltando il precedente risultato in quanto nella suo comune Rosolini e nel confinante comune di Pachino risultò il più eletto a differenza di Pippo Gianni.

Com’è noto, la sentenza contestata è quella del collegio presieduto dal giudice Raffaele Maria de Lipsis che, accogliendo il ricorso di Gennuso, annullò le elezioni regionali a Siracusa facendo poi rivotare e favorendo così l’elezione di Gennuso. Questi ha già avuto modo di rigettare l’accusa, sostenendo di non avere mai conosciuto il giudice del consiglio di giustizia amministrativa e di avere avuto soltanto rapporti con il suoi legali difensori, Piero Amara e Giuseppe Calafiore. Ma i due avvocati protagonisti di “Sistema Siracusa” che lo tirano in ballo chiarendo ai pm romani che la corruzione ci sarebbe stata raccontando nel dettaglio il contatto con il presidente del Cga.

C.A.

 

 

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