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Sequestrati beni per 300 mila euro a un avolese

La Guardia di Finanza ha sequestrato due appartamenti e un magazzino per un valore di 300 mila euro, e confiscato un’azienda edile, cinque immobili, quote societarie, disponibilità finanziarie e un autocarro, per un valore complessivo di oltre un milione di euro. Interessato dal sequestro è Cosimo Vernengo, 48 anni, originario di Avola, figlio di Antonino Vernengo, 78 anni, detto “‘u dutturi”, deceduto nel 2006, e nipote di Pietro Vernengo, 71 anni, entrambi condannati per mafia.

Cosimo era stato condannato nel 2010 a 12 anni di reclusione per associazione mafiosa e per numerosi episodi di estorsione aggravata, condotti per conto della famiglia mafiosa di Santa Maria di Gesù. Il sequestro eseguito trae origine dalle indagini svolte dal Gico della Finanza, che hanno rilevato come i redditi dichiarati non fossero sufficienti per giustificare gli acquisti e gli investimenti effettuati dall’interessato negli anni. Questa sproporzione ha fatto quindi supporre che i beni ora sequestrati siano stati acquisiti con i profitti dell’attività illecita della famiglia di origine.

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