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Siracusa, cantieri insicuri: nuova segnalazione del sindacato

I Segretari Generali di Fenal, Filca e Fillea, Saveria Corallo, Paolo Gallo e Salvo Carnevale hanno depositato, stamattina, l’ennesima segnalazione all’Ispettorato del Lavoro di Siracusa. Ancora cantieri insicuri, ancora  aziende che non rispondono agli elementari principi igienici nei luoghi di lavoro. Passerebbero quasi in secondo piano i ritardi di due mensilità sugli stipendi e i mancati versamenti in Cassa Edile che, come è noto, si occupa di accantonare le gratifiche estive e natalizie dei lavoratori del settore. La mobilità del settore, infatti, può determinare lavoro alle dipendenze di più imprese. Il contratto nazionale di settore impone, quindi, alle imprese edili di accumulare le cosiddette gratifiche dei lavoratori presso la Cassa Edile per permettere  due volte l’anno, agli operai, di acquisire il diritto alle somme spettanti in relazioni a quanto lavorato durante i semestri di riferimento.

L’omissione dell’obbligo comporta, pertanto (tra le altre cose), una gravissima perdita di salario che spesso i lavoratori sono costretti a sopportare sotto il ricatto occupazionale. Inutile girarci intorno, questo è un fenomeno in netta crescita con la complicità della scarsa ripresa del settore, in particolare a Siracusa.

“Continuiamo questa lotta senza quartiere…in ogni quartiere del capoluogo della provincia”, dichiarano i tre segretari provinciali. “Non ci fermeremo a Siracusa. Allargheremo il nostro campo di osservazione in provincia, sperando nella sponda virtuosa dei pochi Sindaci attenti a un fenomeno pericolosissimo. Stiamo completando le verifiche nei confronti di altre imprese operanti in provincia. Le segnalazioni non sono di certo finite qui. Lanciamo ancora con più caparbietà l’appello a  una maggiore adesione e collaborazione al progetto di sinergia per contrastare il medievale fenomeno del lavoro nero”.

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