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Siracusa, in migliaia in corteo per dire che “Così non va”

Cgil e Uil hanno guidato lo sciopero generale anche in provincia di Siracusa dal titolo “Così non va”. La manifestazione principale è stata incentrata nel corteo, partito da piazzale Marconi per attraversare il corso Umberto e confluire in piazza Archimede, dove si sono tenuti i comizi dei segretari delle due organizzazioni sindacali. Numerosi i partecipanti al corteo per ribadire i temi centrali della manifestazione.

“Le operazioni del Governo Renzi non ci soddisfano – ha detto il segretario territoriale della Uil Stefano Munafò – C’è l’esigenza di aumentare i posti di lavoro e con queste operazioni che sta portando avanti il premier si diminuiscono i posti di lavoro e aumenta la disoccupazione. Poi non condiviamo il discorso degli ammortizzatori sociali che devono essere mantenuti con le caratteristiche delle spese esistenti e invece con la nuova legge vengono diminuiti e ci sono sempre meno finanziamenti e meno soldi nelle casse dei patronati e dunque dei pensionati”.

Non mancano gli aspetti prettamente locali: “Renzi quando è venuto a Siracusa nel febbraio dello scorso anno – afferma Nunafò -, ci ha solo preso in giro. Ha chiesto a tutti i sindaci e alle organizzazioni sindacali l’invio di una mail sulle problematiche di Siracusa ed entro un mese avrebbe risposto. Questa mail è stata inviata entro un mesema lui dopo un anno non ha ancora risposto”. Jobs Act, legge di stabilità, politiche economiche e pubblica amministrazione. Questi i temi che  affrontati in occasione della manifestazione provinciale , durante la quale sono intervenuti fra gli altri anche Salvatore Ugliarolo, segretario generale Uilcom nazionale (il sindacato delle Telecomunicazioni) e Michele Pagliaro, segretario generale Cgil Sicilia. Concetti che ha poi ribadito Paolo Zappulla, segretario provinciale della Cgil.

“Stiamo facendo una battaglia che abbiamo condotto anche quando al Governo c’era Berlusconi – ha aggiunto Zappulla – su questi temi che toccano la gente noi siamo sempre stati sensibili, speriamo di recuperare anche la presenza della Cisl perché se c’è una presenza ancora più massiccia e unitaria, saremo ancora più forti e in futuro contiamo di essere ancora più uniti in questo senso. D’altronde si tratta di battaglie al fianco della gente, perché siamo il sindacato dei cittadini e non possiamo non far sentire la nostra presenza. Siamo tornati in piazza in quanto siamo convinti che alzando la voce, riusciremo a farci ascoltare”.

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