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Siracusa, la finanza scopre 62milioni di euro di evasione fiscale

La Guardia di finanza di Siracusa ha scoperto nell’ultimo anno ricavi non dichiarati per oltre 62 milioni di euro con l’individuazione di 34 evasori totali. Il dato emerge dalla festa delle fiamme gialle che si è tenuta questa mattina alla caserma Alfredo Lombardi, alla presenza del Comandante Provinciale, Lucio Vaccaro.
Prendono parte all’incontro i Comandanti dei Reparti dipendenti oltre a una rappresentanza di finanzieri in servizio alla sede di Siracusa e della locale Sezione A.N.F.I.. Dopo la deposizione di una corona alla memoria dei caduti, si dà lettura del messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dell’Ordine del Giorno Speciale del Comandante Generale generale Andrea De Gennaro.
La significativa ricorrenza, oltre a rivestire un particolare valore in quanto è la prima dopo le vicende legate alla pandemia e al perdurare della critica situazione internazionale in essere, rappresenta, al tempo stesso, l’occasione per tracciare un bilancio delle attività svolte nel corso del 2022 e nei primi 5 mesi del 2023.
Piena e determinante è stata, anzitutto, la partecipazione dei Finanzieri all’azione sviluppata dalle Forze di
polizia – prime fra tutte l’Arma dei Carabinieri e la Polizia di Stato – nella gestione, sotto l’egida della Prefettura, degli sbarchi di migranti che riguardano il centro di prima accoglienza ubicato presso il Porto Commerciale di Augusta e lungo il litorale siracusano.
464 verifiche e controlli condotti nei confronti di professionisti e imprese, constatando: nel campo dell’imposizione diretta, ricavi non dichiarati per oltre 62 milioni di euro con l’individuazione di 34
evasori totali nonché di quantificare ritenute operate e non versate (denaro trattenuto sulla retribuzione del lavoratore e non versato allo Stato) per circa 500 mila euro; nel campo dell’imposizione indiretta, violazioni per oltre 7 milioni di euro di I.V.A. (dovuta e/o non versata); 178 lavoratori “in nero” e “irregolari”, impiegati da 83 datori di lavoro; in materia di scontrini e ricevute fiscali sono stati effettuati circa 2.000 controlli, oltre il 50% dei quali sono risultati irregolari; 32 imprenditori responsabili di frodi e reati fiscali denunciati all’Autorità Giudiziaria.
Ma è in materia di spesa pubblica e contrasto alla criminalità economica e finanziaria che, in un particolare contesto come quello siciliano, deve essere colta in pieno la “trasversalità” dell’azione sviluppata dalla Guardia di Finanza.
La tutela del bilancio dello Stato viene infatti garantita anche controllando le Uscite del settore pubblico. In questo ambito si inquadrano l’esecuzione di: controlli per il corretto utilizzo dei contributi concessi dall’Autorità di Governo a fondo perduto, dei finanziamenti garantiti e quelli relativi al P.N.R.R.; indagini che hanno consentito di accertare danni all’Erario, con conseguente segnalazione alla Corte dei Conti
di Palermo, di oltre 6,6 milioni di euro; accertamenti che hanno permesso di denunciare alla Procura 306 soggetti per aver indebitamente percepito il Reddito di Cittadinanza per circa 2,5 milioni di euro.
Sul fronte del contrasto alla criminalità economico-finanziaria, sono da evidenziare gli interventi eseguiti nel settore della Tutela dell’Economia, che hanno consentito di accertare oltre 3 milioni di euro e avanzare proposte di sequestro per oltre 18 milioni di euro per fatti di riciclaggio e autoriciclaggio nonché la distrazione di beni ai fallimenti per circa 6 milioni di euro; in quello della Tutela del Mercato dei Capitali con l’approfondimento di 161 segnalazioni di operazioni sospette che, oltre a verificare la corretta applicazione della normativa valutaria, hanno consentito di avviare interventi di natura tributaria, in materia di spesa pubblica e accertamenti patrimoniali per l’applicazione di misure di prevenzione nei confronti di soggetti che presentavano una notevole sperequazione tra i beni posseduti e quelli dichiarati/percepiti nonché risultavano essere dediti ad attività delittuose per le quali è stato applicato il codice antimafia. In tale ultimo settore, sono stati effettuati 18 controlli che hanno interessato 120 soggetti; avanzate proposte di sequestro per circa 7 milioni di euro; operati sequestri per circa 1,5 milioni di euro e confische per circa 500 mila euro.
È da far risaltare, inoltre, l’operato dei finanzieri della Sezione Operativa Navale, dislocata nelle sedi di Siracusa e Augusta che, in costante collaborazione con i colleghi delle Capitanerie di Porto, si sono adoperati nel contrasto all’immigrazione clandestina via mare.

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