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Siracusa, sequestrati beni per 900 mila euro alla Air security

La Guardia di Finanza di Siracusa, su delega della Procura, ha eseguito un provvedimento di sequestro preventivo sui beni e sui conti degli amministratori pro tempore della Air Security S.r.l, società siracusana, operante nel settore della vigilanza privata.

L’Attività, che trae origine dal controllo automatizzato della dichiarazione dei redditi effettuato dall’Agenzia delle Entrate di Siracusa, ha evidenziato delle irregolarità consistenti, tra l’altro, nell’omesso versamento dell’IVA dovuta all’Erario, per l’anno di imposta 2010, per un importo di 300 mila.

La Procura della Repubblica di Siracusa, avuta la cognizione del fatto reato, delegava la Compagnia di Siracusa ad eseguire specifiche attività finalizzate al riscontro di eventuali ed ulteriori violazioni di rilevanza penale:omessi versamento di IVA dovuta e omessi versamenti di ritenute certificate, anche in anni successi a quelli già oggetto di comunicazione da parte dell’Agenzia, e ad una complessiva e contestuale proposta per l’adozione di misure ablative: sequestro preventivo di beni di cui è consentita la confisca per equivalente per un valore corrispondente al vantaggio economico tratto dai soggetti a seguito delle condotte illecite riscontate.

L’attività delegata alla Guardia di Finanza, a seguito di un’accurata analisi documentale in riscontro alle risultanze delle Banche dati in uso al Corpo, permetteva di segnalare alla Autorità Giudiziaria i due amministratori, avvicendatisi dal 2010 al 2013, per l’omesso versamento dell’Iva dovuta per gli anni di imposta 2010,2011,2012 e 2013, nonché per l’omesso versamento delle ritenute certificate rilasciate dai sostituti di imposta per gli stessi anni, per un importo di tributi non pagati pari a € un milione 430 mila euro.

Il Procuratore della Repubblica, Dottor Francesco Paolo Giordano, che ha coordinato le indagini, ha richiesto al G.I.P. di Siracusa, Dott. Andrea Migneco, sulla base delle modifiche introdotte dal D. Lgs. 158/2015 che ha innalzato la soglia di punibilità degli artt. 10 bis e 10 ter del D. Lgs. 74 /2000, con conseguente depenalizzazione delle omissioni per importi inferiori alle nuove soglia di punibilità, l’emissione del provvedimento di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca per equivalente, per un valore complessivo di 900 mila euro, che è stato eseguito sui beni e sui conti degli indagati.

L’attività della Guardia di Finanza si pone a tutela della sana imprenditoria al fine di prevenire e reprimere ogni condotta illecita che possa danneggiare il sistema economico e l’affermazione del principio di equità fiscale.

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