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Siracusa. Via Andrea Palma: strada pericolosa, sdrucciolevole con buche e terriccio

L’intervento – a cura di Concetto Alota –

Succede a Siracusa. Nei giorni scorsi nella trafficatissima via Andrea Palma, un uomo su uno scooter ha rischiato grosso. Dopo una sbandata è scivolato a causa delle buche e del terriccio misto a granelli di asfalto e sabbia sbriciolati sui lati della strada e per mera fortuna non ha sbattuto la testa nelle auto parcheggiate o sull’asfalto, fortemente sdrucciolevole. Ma il pericolo rimane anche per i pedoni costretti a camminare sul terriccio scivoloso che si è accumulato lungo i lati della strada (vedi foto).

Da anni i residenti aspettano l’intervento del Comune per sistemare i dossi e le buche di quella strada che negli anni è rimasta in totale abbandono. In quella trafficatissima via, in meno di 300 metri si contano oltre 20 buche tutte belle grosse e pericolose, con il rischio di scivolare facilmente, come è successo più volte. Un pericolo per pedoni, motociclisti e ciclisti, oltre ai monopattini che arrivano in contro senso .

Una storia tanta vecchia, come le tante strade della città di Archimede abbandonate. Non cambia nulla, rispetto alle promesse fatte dalle amministrazioni comunali che si sono succeduti nel tempo. Strade scassate e poca manutenzione, mentre avanza la rassegnazione dei cittadini che abitano in quelle strade abbandonate al destino dei vinti, costretti a vivere in un budello di strada in cui il traffico nelle ore di punta è davvero notevole, ma altrettanto pericoloso. In quella strada chiamata via A. Palma, si vedono a vista d’occhio i trucchi della speculazione edilizia di un passato da dimenticare; ci sono diversi negozi, officine meccaniche e una sala da ballo; ogni sera le auto in doppia fila in sosta bloccano il traffico mentre il suono dei clacson disturba fino a tarda ora. Poi, nelle giornate di forti piogge, percorrere quel tratto di strada diventa un’impresa con tanto pericolo in agguato. Conseguenza di una situazione precaria è non solo l’isolamento di interi territori.

Ormai la gente ha smesso di lamentarsene perché tanto non cambia nulla.

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