CronacaPrimo Piano

Sit-in di solidarietà davanti alla tabaccheria presa di mira dal racket

Il presidente della Fai, la federazione antiracket italiana, Luigi Ferrucci, ha manifestato, con una telefonata, la propria solidarietà e quella dell’intera federazione ai fratelli Cassarino, che hanno subito l’attentato dinamitardo che ha danneggiato la tabaccheria che gestiscono in Borgata. Una solidarietà che va oltre il gesto e le parole di rito perché è segno che un intero movimento si è schierato con chi ha subito danni e violenze.

“Tutti uniti contro racket, usura e criminalità”. Questo il titolo scelto dagli organizzatori del sit-in che si è tenuta in Borgata. La manifestazione, il cui motto è “Nessuno resterà solo“, giunge a pochi giorni dall’attentato dinamitardo subito dai titolari della tabaccheria di via Piave. Un episodio che è ancora più inquietante se si considera che i fratelli Cassarino, titolari dell’esercizio commerciale preso di mira dagli ignoti attentatori, hanno un ruolo attivo nell’associazione antiracket cittadina.
L’organizzazione del sit-in è a cura dell’associazione antiracket e antiusura “Salvatore Raiti” di Siracusa che ha coinvolto tutte le altre associazioni aderenti alla Fai. Hanno aderito alla manifestazione la Confcommercio, l’associazione nazionale carabinieri, l’associazione nazionale marinai ed è prevista la presenza di tutte le istituzioni pubbliche del territorio. 

“Anch’io sarò presente in via Piave – dice Paolo Caligiore, coordinatore della federazione antiracket – per dare solidarietà a chi è un nostro associato. Saranno in città le delegazioni delle associazioni di Messina e di Enna e altri esponenti della federazione. È importante lanciare un segnale di compattezza sul territorio. Pur lasciando il tempo agli inquirenti di venire a capo della questione e a prescindere da ciò che si possa dedurre, dagli indizi fin qui raccolti, è importante fare capire che l’attentato alla tabaccheria ha una valenza diversa, prima di tutto perché i titolari sono associati alla federazione antiracket. La criminalità ha lanciato un segnale forte, ben sapendo che i titolari dell’esercizio commerciale. Operano per l’antiracket sul territorio della Borgata santa Lucia. Si è voluto alzare il tiro ed è per questo che la risposta deve essere altrettanto forte ed eclatante”. 

“Abbiamo fiducia nelle istituzioni pubbliche – continua Caligiore – ho avuto modo di parlare con il questore Ioppolo e con il prefetto Scaduto, con cui abbiamo stabilito un’importante interlocuzione. Ci affidiamo agli investigatori, certi che, con la loro perizia, sapranno dare al più presto le risposte che attendiamo”. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *