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Sottil: “Voglio un Siracusa umile e operaio”

La scelta della dirigenza del Siracusa è caduta su Andrea Sottil. Fino all’ultimo era in ballottaggio con Giancarlo Betta. E’ stato decisivo l’intervento di Laneri, che avrà il ruolo di direttore dell’area tecnica del Città di Siracusa, a convincerlo a tornare a sedere nella panchina azzurra.

Ha già condotto il primo allenamento, ha parlato alla squadra e si è reso conto del materiale umano a disposizione. “Tanti giocatori li conosco bene – dice – Conosco anche le qualità di Catania. So di avere un gruppo molto competitivo ma occorre qualche ritocco. Valuteremo con la società gli eventuali correttivi da apportare”.

Il Siracusa in questa prima fase del campionato ha deluso. Troppe partite sciupate soprattutto nei minuti finali. “Bisogna cambiare la mentalità – dice Sottil – La squadra possiede delle buone qualità individuali però quello che più conta è la mentalità, il piglio agonistico. Questa squadra deve giocare da Siracusa. Non deve essere presuntuosa ma operaia”. Al suo insediamento, Sottil rivolge il suo pensiero a Beppe Mascara che, dopo essersi sottoposto a intervento chirurgico per l’asportazione del menisco, tornerà ad essere disponibile fra quaranta giorni. “Mascara è innanzitutto un amico – dice – A prescindere dal mio ingaggio a Siracusa, l’ho chiamato per fargli sentire il mio dispiacere e la mia vicinanza in questo momento. Per fortuna l’infortunio non è grave. Lo aspetto a braccia aperte perché è un leader di questa squadra”.

Il ds Alfredo Finocchiaro ha detto chiaro e tondo che la scelta di Sottil come tecnico del Siracua è da inquadrare in prospettiva. “Eravamo partiti per fare un campionato onesto per salvarci – dice – Poi abbiamo cominciato a cambiare i nostri programmi che sono adesso ambiziosi. E Sottil sappiamo potrà darci una mano in tal senso”.

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