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Sovrintendenza: la Basile ricorre al tribunale del lavoro

La dottoressa Beatrice Basile, che appena una settimana fa ha passato le consegne al neo sovrintendente ai beni culturali ad interim Calogero Rizzuto, ha presentato ricorso presso il tribunale del Lavoro di Siracusa. L’ex sovrintendente ha di fatto impugnato la sospensione dall’incarico, disposta dal dirigente generale dell’assessorato regionale ai Beni culturali chiedendo la reintegrazione nel posto di lavoro. La Basile ha intrapreso la stessa strada che aveva battuto il suo predecessore, Orazio Micali, che ottenne dal giudice la reintegrazione anche se poi non è mai avvenuta nei fatti.

La dottoressa Basile contesta la procedura adottata per la sospensione e la conseguente sostituzione, pervenuta a seguito di tre ispezioni delle quali la Basile non avrebbe ricevuto non solo notizie ma anche alcun verbale. Anche una serie di associazioni ambientaliste si è rivolta alla Procura della Repubblica di Siracusa contestando il metodo adottato per defenestrare la sovrintendente. Ieri sera si è tenuto un incontro nella sede del Comitato Parchi in Ortigia. Invitati all’assemblea, i parlamentari regionali siracusani. Si è presentato solo Bruno marziano, atteso che la Cirone Di Marco, Stefano Zito (novello sposo) e Enzo Vinciullo erano assenti giustificati.

E’ stata l’occasione, comunque, per un confronto sulla situazione del Dipartimento regionale dei Beni culturali e sul “caso” soprintendenza di Siracusa. Illustrati nel dettaglio anche i contenuti dell’istanza/denuncia che l’avvocato Corrado Giuliano ha presentato in Procura il 9 settembre scorso perché si indaghi sul corretto operato del dirigente generale del Dipartimento dei beni culturali della Regione Siciliana, Salvatore Giglione.

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