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Teatro comunale, Spada: “Il conflitto d’interesse di Auteri”

“Esprimo il mio compiacimento per la nuova possibilità che avranno residenti e turisti di assistere a spettacoli della tradizione e contemporanei in uno spazio d’eccezione come il Teatro Massimo Città di Siracusa”. Così Tiziano Spada, deputato regionale del Pd, che critica la scelta del collega Carlo Auteri di intervenire sull’argomento dicendo che si “sarebbe aspettato una stagione teatrale di grande livello”.

“A parte la frase per nulla felice nei confronti dei tanti artisti di valore coinvolti nel cartellone – spiega Tiziano Spada – credo che un operatore del settore teatrale che, da deputato regionale, interviene con sue note o atti parlamentari sull’attività di enti culturali e teatrali su cui non ha competenza, corra il rischio di passare per uno che utilizza il ruolo politico e amministrativo per interessi personali. Il classico conflitto d’interessi, insomma”.

Il parlamentare regionale conclude: “A scanso di equivoci, presenti e futuri, consiglio al collega Auteri maggiore rispetto del mandato conferitogli dagli elettori e di astenersi da giudizi che potrebbero essere interpretati come indiretto pressing per lasciare spazio ad altri”.

Carlo Auteri

“Sono rammaricato e sorpreso dalle parole del collega del Pd Tiziano Spada sulla stagione del teatro comunale di Siracusa. Non ho offeso nessuno e parlo da esperto ritenendo che forse si sarebbe dovuto fare diversamente ma non ho detto che dovevo farlo io, anche perché la gestione della struttura è stata affidata dietro regolare bando ancora in vigore”. Carlo Auteri, operatore teatrale, replica così alle parole di Tiziano Spada che ha sollevato l’ipotesi di un conflitto di interessi tra le parole del deputato regionale e il nuovo cartellone teatrale della storia struttura di Ortigia. “Conoscono molti degli artisti che calcheranno quel palco, con alcuni di loro ho anche lavorato molto – spiega il parlamentare Ars – ho però specificato che la prima stagione teatrale forse sarebbe dovuta essere diversa, più allettante per il pubblico, senza offendere attori o direzione artistica. Dirmi però di non intervenire su argomento specifico riguardo il mio lavoro sarebbe come dire a un medico eletto di non parlare di sanità”.

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