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Trivellazioni, le inesattezze nell studio della Schulmberger

Si è svolta al Ministero dell’Ambiente l’attesa riunione della Commissione d’Impatto Ambientale sulla richiesta di effettuare prospezioni offshore, alla ricerca dell’oro nero, da parte dell’Azienda Schlumberger nel Canale di sicilia. Come noto un moto di protesta si è sollevato davanti a questa operazione più nella preoccupazione, non solo delle prospezioni, ma soprattutto nella vera e propria trivellazione del Canale di Sicilia. Ieri a Roma sono stati convocati quanti, a vario titolo e secondo le proprie competenze si sono, in qualche modo, costituiti parte contraria a tali autorizzazioni. Il Comune di Noto era presente, così come quelli di Menfi, Sciacca e Pantelleria, oltre a tutte le più grandi ed importanti Associazioni Ambientaliste nazionali. I tecnici della Commissione hanno subito rilevato, e fatto notare ai presenti, che lo studio di impatto ambientale della Schulmberger presenta delle inesattezze tali da ipotizzare il reato di falso ideologico. È stato, infatti, dichiarato che le zone interessate dalle loro prospezioni non sarebbero di alcun valore per l’ecosistema marino e dunque innocua sarebbe stata la loro azione nel fondale (tanto per chiarire, queste prospezioni sono bombe di aria compressa ad altissimo impatto anche acustico). Niente di più falso, a detta degli stessi tecnici della Commissione che invece identificano proprio nelle zone interessate la qualifica di “area nursery”
(di riproduzioni) per moltissime specie. Insomma si potrebbero ipotizzare scenari interessanti in questa vicenda che necessariamente passa per dellr autorizzazioni che a questo punto sono tutt’altro che scontate. Comune di Noto, come detto, presente grazie alla partecipazione dell’Assessore Cettina Raudino che ha preso la parola ribadendo alcuni concetti importanti: “Come sempre il modello di sviluppo adottato che si fonda su turismo, ambiente e cultura viene ufficialmente riconosciuto anche negli ultimi dati che riferiscono di un incremento di presenze del 14%. È sempre più evidente che su questo siamo un esempio in Sicilia ed è per questo che le nostre battaglie sono a tutela, salvaguardia e promozione del patrimonio, ambientale, artistico e culturale. Inoltre sono entrata anche nel merito del GAC (Gruppo di Azione Costiera) specifica del settore ittico e dove siamo circa 20 Enti, tra Comuni ed altri, insieme. Recentemente è arrivato un finanziamento di circa 2 milioni di euro per attività di sostegno alla filiera e promozione della valorizzazione delle tradizioni dei pescatori e di tutto l’ambiente costiero, segno ed aiuto per l’intero indotto di cui fa parte anche l’enogastronomia, in crescita nel nostro territorio. In sostanza soni tutti anelli di una stessa catena e siamo molto preoccupati perché ci rendiamo conto che le prospezioni sono solo propedeutiche ad altre ben più gravi attività nel nostro mare con il rischio di compromettere per sempre il modello di sviluppo più consono al nostro territorio. Anche non aver menzionato Noto – conclude l’Assessore Raudino- con palese errore, tra i siti Unesco è indice di superficialità per la nostra Comunità riconosciuta, inveve, nel mondo come custode di valori: l’arte, la cultura, la natura”.

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