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Vicenda ispettorato del lavoro: quattro ore di incidente probatorio

E’ durato oltre quattro ore l’incidente probatorio, chiesto dalla Procura nell’ambito della vicenda in cui sono stati coinvolti il direttore dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Siracusa, Michelangelo Trebastoni, il funzionario a lui vicino, Alberto Antonio Lupo di 54 anni, originario di Gela che, secondo gli inquirenti, fungeva da intermediario, accusati di avere omesso di avanzare rilievi e di eseguire contestazioni a carico di imprenditori e commercianti in cambio assunzioni e trattamenti di favore.  

L’incidente probatorio, che si è tenuto al cospetto del Gip del tribunale aretuseo, Andrea Migneco, è ruotato attorno all’interrogatorio di due degli indagati che si sono sottoposti all’esame del pubblico ministero e al controesame dei legali della difesa. 

Le indagini sono state portate a termine dalla guardia di finanza di Noto che, hanno riscontrato elementi probatori per contestare, a vario titolo, alle persone coinvolte nell’operazione i reati di corruzione, concussione e rivelazione di segreto d’ufficio. Gli inquirenti ritengono di avere scoperto un consolidato “circuito corruttivo alimentato da solidi legami di amicizia che univano corrotti e corruttori”.  

L’incidente probatorio sarà completato venerdì con il controesame di uno dei due indagati che darà agli inquirenti un quadro ancora più netto di tutta la vicenda giudiziaria. Tra gli episodi contestati, quello emerso durante un controllo in materia contributiva e previdenziale nei confronti di un istituto di vigilanza privata, quando i funzionari dell’Ispettorato del lavoro avrebbero omesso di contestare i rilievi, ricevendo in cambio, l’assunzione di una persona segnalata dallo stesso direttore dell’Ispettorato. In un altro episodio, il dirigente dell’Ispettorato avrebbe convocato più volte nel suo ufficio il socio di una nota scuola di lingue estere per ottenere un trattamento di favore e un’assistenza dedicata in vista dell’iscrizione del figlio a un corso d’inglese.  

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