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Noto, maggiori controlli sulla riscossione della Tassa di soggiorno

Il Comune di Noto ha istituito la Tassa di soggiorno con delibera del Consiglio Comunale dell’1 dicembre 2015; la tassa, poi, entrò in vigore l’1 gennaio 2016. Tutte le strutture ricettive furono informate e formate all’uso di un software per la gestione delle operazioni di riscossione e rendicontazione, messo a disposizione gratuitamente dall’Amministrazione, al fine di agevolare e semplificare le operazioni atte alla registrazione e versamento. Oggi il Sindaco Corrado Bonfanti e l’assessore al Turismo Giusy Solerte hanno redatto un comunicato sulla tassa di soggiorno dove si legge: “Notoriamente è una tassa di destinazione e di scopo in quanto il relativo gettito può e deve essere impiegato in servizi di promozione valorizzazione ed incentivazione turistica, al fine di fornire servizi di qualità che garantiscono una maggiore risposta alle esigenze del viaggiatore. I dati annuali della tassa di soggiorno sono stati sufficientemente positivi, ma, rapportati all’esponenziale crescita di afflusso turistico che vede la nostra ridente Città al primo posto nella hit parade delle mete turistiche più gettonate, evidenziano che l’evasione è ancora molto elevata da parte di strutture di piccole e medie dimensioni che operano abusivamente senza le prescritte autorizzazioni o che non versano alle casse comunali la tassa riscossa. Al fine dunque di dare maggiore regolamentazione ad un settore, quello turistico, in continua espansione e che genera sempre più economia nella nostra Città e, dall’altro, per permettere di aumentare le entrate, trasformando ancora di più i flussi turistici in opportunità di sviluppo, crescita e investimenti per tutta la nostra comunità, questa Amministrazione ha deciso di avviare una dura campagna di lotta all’evasione attraverso l’utilizzo di efficienti ed efficaci sistemi telematici di controllo che incrociando i dati presenti sui maggiori portali online di prenotazione turistica e gli elenchi delle attività autorizzate dal Comune, permetterà di scovare i “furbetti” della tassa.

Ciò premesso, allo scopo di agevolare la emersione del sommerso senza applicazioni di sanzioni che sarebbero pesanti, l’Amministrazione comunale ha deciso di concedere il termine ultimo del 30 aprile affinché tutte le  strutture ricettive che insistono sul territorio e  che rientrano nel campo di applicazione del regolamento sulla tassa di soggiorno, possano emergere dal limbo dell’evasione e regolarmente dichiarare agli uffici competenti l’attività esercitata, provvedendo a munirsi degli strumenti necessari per riscuotere e versare la tassa, aumentando in tal modo i servizi che sono finanziati dal gettito della stessa. Decorso inutilmente il termine per come sopra previsto, si avvisa che verranno intraprese tutte le azioni previste per la lotta all’evasione con la applicazione delle relative sanzioni, non esclusa la sospensione dell’attività, attraverso il coinvolgimento di tutte le autorità competenti”. 

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