Politica

Noto, aperto il comitato di Corrado Bonfanti

L’apertura del Comitato del candidato sindaco Corrado Bonfanti si è di fatto trasformata in un primo comizio pubblico che ha scaldato una fase di campagna elettorale non ancora propriamente nel vivo, almeno apparentemente. In realtà si lavora, eccome, e già lunedì sera abbiamo avuto modo di scoprire alcuni dei candidati in Consiglio comunale inseriti nelle liste, 4, che sostengono la riconferma a sindaco di Bonfanti. Non potendo restare all’interno si è andati all’esterno e in un batter d’occhio via Salvatore La Rosa si è trasformata in una platea che ha spesso sottolineato con applausi le parole prima di Giovanni Campisi, e poi di Corrado Bonfanti. “La nostra campagna elettorale è iniziata 5 anni – ha esordito Giovanni Campisi- quando si è iniziato a lavorare per questa città appena eletti. Invitiamo tutti i candidati delle nostre liste a rivolgersi all’elettorato con il garbo che ci contraddistingue, e ricordiamoci che se vince Corrado Bonfanti, vinciamo tutti”. Molto soddisfatto della presenza al comitato di tantissima gente e di come si è articolato il pomeriggio il vice presidente di Impegno per Noto, Roberto Oddo, visabilmente soddisfatto per gli sforzi profusi sin qui e che ora convogliano verso l’obiettivo del 5 giugno. Tutti in attesa poi delle parole di Corrado Bonfanti che nonostante la febbre alta ha, nel ripercorrere il lavoro di questi cinque anni, con molta lucidità ricordato uomini e risultati: “Siamo diventati protagonisti in tutto il territorio, siamo punto di riferimento anche per i tanti ruoli ricoperti dal sottoscritto in rappresentanza non solo della nostra Città. Abbiamo proposto il modello di sviluppo corretto nel periodo più difficile attraversato dagli Enti comunali, e che dunque da maggior prestigio agli stessi, già notevoli, risultati. Certo non siamo infallibili e chi fa sbaglia, e chi più fa più sbaglia, ma quegli errori sono stati fatti in buona fede e da essi, comunque, abbiamo imparato. La nostra campagna elettorale, che inizia stasera, non può essere uguale a quella degli altri perché le nostre parole sono anticipate dai fatti e allora non fermiamo questa macchina avviata”.
Emanuela Volcan 

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