Cultura

Noto, “Netensis Ars” i percorsi culturali e artistici a cura dell’Istituto Raeli 

Palazzo di Città ha ospitato la presentazione del progetto Netensis Ars, catalogo dei percorsi culturali ed artistici a Noto ideati, strutturati e proposti a cura del Comune di Noto, della Diocesi di Noto, della Soprintendenza di Siracusa, dell’Istituto Scolastico “Matteo Raeli”, dell’Accademia di Belle Arti “Val di Noto” e del Museo dei Viaggiatori di Sicilia, coordinatore il professore Michele Romano. Nelle sue parole la letture dei vari itinerari, delle caratteristiche e delle motivazioni per le quali sono stati proposti: Unesco/Val di Noto, che parte dall’intero Patrimonio riconosciuto nella nostra Isola per giungere alle specificità del sud est siciliano; Grand Tour dell’anima; Miti e leggende di Sicilia; Costantino Carasi, l’artista dell’effimero barocco. Dinnanzi ad un’attenta platea a prendere la parola è stato poi Letterio Consiglio, Direttore dell’Accademia di Belle Arti “Val di Noto”: “Con queste pubblicazioni scientifiche e culturali gli allievi sviluppano un senso di appartenenza al territorio e di identità contemporanea. Il valore e l’obiettivo dell’ente accademico è  sicuramente formare figure professionali che attraverso metodi ed analisi realizzino percorsi di valorizzazione e tutela dei beni culturali, riscoprendo nelle generazioni future il senso di appartenenza e progettualità”. Per chiudere il Dirigente Scolastico Concetto Veneziano ha spiegato la grande importanza di tutto il progetto nell’ottica non solo del fitto dialogo con il territorio ed i suoi Enti ma soprattutto dello “spiegamento di forze” interne allo stesso Istituto con i 5 indirizzi, su 8 complessivi, interamente coinvolti. “Sono numeri difficili da realizzare in un solo anno di lavoro – spiega ai presenti-. E partiamo dal logo dell’Unesco che non è solo formale, perché quando una scuola fa un lavoro come questo deve andarne orgogliosa. Il progetto è unico ma, in realtà, composto da tante tessere che sperimentano e valorizzano l’intero territorio, facendolo sotto più punti di vista”. Ecco spiegata anche la partecipazione di ben 5 indirizzi; un discorso complesso, quello sviluppato dal Dirigente Veneziano, sensibile e rivolto agli studenti. “Perché li vogliamo competenti e pronti ad essere “cittadinanza attiva” -conclude-. Per questo illustrato “Netensis Ars” e immaginando una profonda azione di divulgazione dello stesso, già siamo a lavoro per il futuro nell’ottica, sempre, del profondo dialogo con la Città ed il territorio per proseguire nella sua tutela e nella valorizzazione. A settembre lanceremo un’iniziativa verso questa pessima abitudine di gettare le cicche per terra, con una campagna di sensibilizzazione semplice ed efficace che vedrà i nostri studenti impegnati in prima fila. E faremo una raccolta per dotare la scuola di almeno due defibrillatori”. Insomma un’ampio spettro d’azione dove l’attività didattica non si ferma solo sui libri ed in classe ma rappresenta veramente fonte di conoscenza e crescita globale dello studente.
Emanuela Volcan

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