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Prevenzione sismica, la consigliera Vinci: “Fondi nel bilancio”

Il Consiglio comunale ha approvato un atto di indirizzo, primo firmatario e relatore Cetty Vinci, che impegna l’Amministrazione ad inserire nel prossimo bilancio fondi da destinare alla prevenzione dal rischio sismico facendoli derivare, tra l’altro, anche dai risparmi derivanti dai “Tagli ai costi della politica” votati dall’aula. In particolare al monitoraggio e alla redazione delle schede norma relative all’adeguamento antisismico di tutti gli edifici comunali, con priorità per le scuole; alla redazione e stipula di un protocollo d’intesa con gli ordini professionali per l’applicazione dei minimi tabellari per le consulenze in favore dell’Ente finalizzate alla redazione dei progetti preliminari e di monitoraggio di questi edifici; al finanziamento, con procedura d’urgenza, dei lavori di manutenzione straordinaria e adeguamento antisismico degli edifici scolastici. Vinci ha anche chiesto di conoscere la presenza di eventuali progetti in itinere dell’Amministrazione.

Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Antonio Bonafede che ha suggerito la pulizia straordinaria dei centri di raccolta “Oggi in situazione di degrado” e proposto “Una sorta di prova generale di evento per verificare se la città è pronta a superarlo e per evidenziare eventuali criticità”; l’assessore Roberta Boscarino, che ha comunicato al Consiglio come “Al momento non ci siano progetti cantierabili da presentare per eventuali finanziamenti europei. E’ intenzione dell’Amministrazione individuare fondi da destinare alla progettazione in assenza della quale l’Ente non potrà accedere allo specifico Pon europeo che riserva 25 milioni per questi interventi”; ed il consigliere Gaetano Firenze che ha auspicato “Un aggiustamento dei fondi di rotazione da destinare alla progettazione: è incredibile che ci siano i fondi per le opere ma che ad essi non si possa accedere perché il Comune non ha progetti da presentare all’Europa o alla Regione, dove esistono 190 milioni da destinare alle scuole ma per i quali servono sempre quei progetti che l’Ente non ha”.

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