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Priolo, polvere di pirite: il sindaco Gianni ottiene il rito abbreviato

Il sindaco di Priolo, Pippo Gianni e tre funzionari del Provveditorato delle Opere Pubbliche hanno chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato per la vicenda relativa al deposito della polvere di pirite nella penisola Magnisi. Il sindaco Gianni e i tre dirigenti Donatello Puiatti, Giovanni Coppola e Donato Carlea, devono rispondere del reato di abbandono di rifiuti pericolosi. Il pm Tommaso Pagano ha ritenuto avere sufficienti elementi per chiedere il rinvio a giudizio per i 4 imputati. All’udienza preliminare, davanti al Gup Carla Frau, i tre funzionari del Provveditorato delle Opere Pubbliche hanno reso dichiarazioni spontanee sostenendo la loro estraneità ai fatti oggetto della contestazione. Il sindaco Gianni aveva già aveva reso dichiarazioni al pm Francesca Aprile, che avviò l’inchiesta.
Gianni ha spiegato agli inquirenti di non avere commesso alcun reato poiché eletto sindaco di Priolo pochi mesi prima della notifica dell’avviso di garanzia. Le responsabilità, semmai, sono degli amministratori che prima del mio insediamento hanno fatto poco o nulla per bonificare dalla pirite la Penisola Magnisi”.

Il Gup Frau ha accolto la richiesta degli imputati di essere processati con il rito abbreviato che si svolgerà all’udienza del 19 febbraio.
In quella data in quella data il primo cittadino di Priolo Gargallo renderà delle dichiarazioni spontanee .

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