Cultura

A Noto fisici da tutto il mondo per parlare di astroparticelle

Sarà il CUMO (Consorzio Universitario Mediterraneo Orientale) ad ospitare dal 30 settembre al 3 ottobre il “Roma International Conference On Astroparticle Physics”. Quinto di una serie di convegni mirato all’aggiornamento dello studio sui raggi cosmici che richiamerà nel “Giardino di pietra dorata” ottanta fisici specializzati e l’attenzione di tutto il mondo scientifico.
I quattro giorni di studio nascono da un’idea congiunta delle Università di Roma con l’intento di essere itinerante. Noto è stata scelta perchè a Portopalo ha sede un’importante stazione di ricerca dedicata allo studio dei neutrini di origine cosmica, alla stazione a terra, proprio in questi mesi, si lavora all’installazione di un esperimento sott’acqua a ben tremila e cinquecento metri di profondità. Nella sede del CUMO sono giorni frenetici per gli ultimi preparativi, abbiamo incontrato Paolo Piattelli, organizzatore, dell’Istituto Nazionale di fisica nucleare dei laboratori nazionali del Sud: “Il convegno in quanto tale è l’occasione per portare un certo numero di ricercatori internazionali a riunirsi e confrontarsi su ricerche fondamentali relative alle tecniche ed allo stato di avanzamento del knowhow tecnologico. Una cosa rilevante, e che vorrei evidenziare, è la significativa e numerosa  partecipazione di giovani studiosi e ricercatori del settore”. Con il professore Piattelli entriamo nei dettagli del Convegno: “Le quattro giornate avranno un filo conduttore, e cioè la fisica dei raggi cosmici e della materia oscura. Per poi far incontrare i diversi settori di essa ci saranno delle sessioni legate agli specifici aspetti: raggi cosmici particelle cariche, raggi gamma e neutrini. Ciò permette di analizzare lo studio del cielo con diversi messaggeri”.
Affascinante materia, ostica e per addetti ai lavori, ma certo per la Città di Noto e per la sua Università un momento ed un riconoscimento davvero importante. Ce lo ha sottolineato anche il professore Salvatore Cavallo, Amministratore delegato e vice Presidente
del CUMO: “L’ importanza sta nel fatto che la Scienza può e deve visitare posti “remoti”, sempre esclusi dai grandi circuiti internazionali che si occupano di ricerca e tecnologia ad altissimi livelli. Nella società della conoscenza non ci devono essere luoghi esclusi.  Così questo rappresenta un primo momento, e possiamo annunciare che non ci fermeremo qui, infatti, altri eventi di grande spessore sono già in programma. Noi lo facciamo per il territorio, per l’area tutta, non lesinando sforzi. Immaginate con ottanta scienziati da tutto il mondo e con le cose che necessitano ad un buon svolgimento dei lavori, quante cose servono. La presenza di questo Convegno è un risultato che ci onora”. L’apertura dei lavori, alla presenza delle Autorità cittadine si terrà martedì 30 settembre alle ore 9,30.
E.V.

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