Attualità

Un patto tra governo, imprese e sindacato per la gestione del servizio idrico

L’Assemblea Territoriale Idrica della provincia di Siracusa si è espressa a favore di una gestione pubblica del servizio. La Uiltec, favorevole ad una gestione unica del servizio idrico in provincia e allo stesso tempo distante da logiche opportunistiche, intende fare un’analisi che entri nel merito della decisione presa dall’Ati di Siracusa.
C’è già chi esulta per questa scelta – ha commentato il Segretario Generale
Seby Accolla – come se fosse la panacea di tutti i mali. C’è chi lo fa in buona
fede, perché crede che un bene primario e prezioso come l’acqua non possa essere sfruttata a scopo di lucro. C’è chi lo fa per ideologia, inneggiando al referendum del 2011. C’è chi lo fa sfregandosi le mani, perché già pensa che con una gestione pubblica, e quindi politicizzata, possa generare opportunità clientelari. L’impressione è che si esulti per motivazioni più riconducibili al metodo che al merito
.”

Secondo la Uiltec, il ruolo degli enti locali deve essere ricondotto a quello di
indirizzo e controllo, spezzando quella spirale determinata dalla gestione politica che guarda al mero consenso, attraverso una gestione diretta o
mediante l’intervento diretto sugli operatori. Solo attraverso una gestione industriale dei processi e delle attività, nell’ottica di una gestione efficiente e produttiva, si può garantire il prevalere dell’interesse collettivo su quello di pochi. Occorrono aggregazioni societarie, migliorare servizi e investimenti infrastrutturali, è necessario basarsi sull’innovazione tecnologica digitale e sulla manutenzione preventiva della rete. In tal senso è auspicabile un patto tra governo, imprese e sindacato per emancipare il sistema idrico integrato del Paese.

In merito al servizio idrico, c’è un forte ritardo rispetto alle scadenze imposte dal Governo Regionale e dal Ministero dell’Ambiente, pena il rischio di perdere le risorse economiche per gli investimenti riguardanti il periodo 2021-2027, dovuto all’immobilismo burocratico della neostruttura Ati e di chi era stato commissionato a redigere il Piano d’Ambito. Appare evidente che ogni atto costitutivo dell’Ati della provincia di Siracusa sia il risultato estremo dettato da scadenze imposte e minacce di commissariamento da parte del Governo Regionale alla fine attuato, ma senza i risultati sperati.

Se non si è in grado – interviene ancora Accolla – di fare un’analisi dello stato attuale di reti e impianti redigendo un Piano d’Ambito, come si può pensare che ci possano essere la volontà e la capacità di progettare per migliorare e ottimizzare il servizio? Senza programmi di gestione a medio-lunga scadenza come si può pensare di effettuare piani di investimenti sulla rete, divenuti fondamentali per la gestione del servizio?


Segretario Generale della Iultec Seby Accolla


Per la Uiltec occorre un grande progetto a favore di una gestione delle acque che tenga conto delle nuove tecnologie e che coinvolga tutte le parti in un sistema virtuoso di gestione industriale. Serve determinare un sistema dove l’investimento sulle infrastrutture venga premiato con gradualità ma con certezza, attraendo capitali privati e pubblici e generando ricchezza. Il volume di investimenti necessario a riportare lo stato della rete idrica italiana ai livelli europei è infatti tale da non poter essere soddisfatto senza l’intervento pubblico, pena la realizzazione in tempi biblici del risanamento, motivo per cui è fondamentale non perdere le risorse economiche messe a disposizione per il comparto in questione.

La “scatola” deve contenere la risorsa più preziosa di tutte, il capitale umano, costituito da tutti i lavoratori impiegati attualmente nelle singole gestioni dei comuni, compresi i lavoratori ex Sogeas e tutti quelli lasciati indietro dal fallimento della vecchia gestione Sai 8. Non si può infatti costruire alcun sistema di gestione virtuoso prescindendo da quel capitale umano che possiede il know-how, l’esperienza e la competenza attorno a cui, tassello dopo tassello, va riformato l’intero sistema idrico.
“Questa – conclude il Segretario generale della Uiltec – è una condizione
imprescindibile da cui partire e sulla quale la nostra organizzazione
vigilerà attentamente.”

Salvo Trombatore

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