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Accusa l’ex di averle procurato l’aborto: la Procura apre un’inchiesta

La Procura di Siracusa ha disposto l’acquisizione del servizio andato in onda martedì sera su Italia 1, durante la trasmissione Le Iene. In quel servizio una donna ha denunciato il suo ex compagno, un ginecologo catanese, in servizio all’ospedale Umberto I di Siracusa, di averle procurato un aborto attraverso la somministrazione di un farmaco, il Cervidil. La donna, che si chiama Anna, si è rivolta alla nota trasmissione televisiva per raccontare la sua storia, e tanto è bastato per dare una sostanziale accelerazione all’apertura del fascicolo d’indagine, per un’inchiesta giudiziaria adesso coordinata dal procuratore capo Sabrina Gambino.

Nell’intervista-denuncia, la donna ha spiegato all’inviata de Le Iene che, nonostante affetta da endometriosi, fosse rimasta incita del proprio ex compagno, divorziato e padre di due figli, che, secondo quanto svelato dalla stessa protagonista della vicenda, non avesse mai mostrato soddisfazione per la sua gravidanza. Fidando nella specializzazione in ginecologia, Anna si sarebbe più volte recata nel suo studio per verificare con le strumentazioni lo sviluppo del feto in grembo e tutto stava procedendo per il meglio e anche il medico sembrava cominciasse ad essere più contento dello stato dell’ex compagna. Nel proseguo della gravidanza, però, il ginecologo le avrebbe introdotto un ovulo di progesterone al solo scopo di preparare il corpo alla gravidanza.

Dalla ricostruzione fatta da Anna a Le Iene, da quel momento avrebbe iniziato ad accusare problemi, tra cui la perdita di sangue, fino a perdere il figlio che portava in grembo.  Oltre al dramma per la perdita della creatura, la donna ha cominciato a nutrire sospetti sull’ex compagno quando ha scoperto la reale valenza di quel farmaco, suffragati dal fatto di avuto modo di leggere sul tablet dell’uomo una conversazione su whatsapp tra lo stesso ginecologo e una sua collega, in cui lui avrebbe rivelato di avere somministrato alla sua ex compagna un farmaco, il Cervidil, che ha “effetti nocivi sulla gravidanza”.

La tesi di Anna è che l’uomo, anziché immetterle un ovulo di progesterone, le avrebbe somministrato quel farmaco con l’obiettivo di provocare l’aborto non rivelando nulla alla malcapitata. L’inviata de Le Iene ha intercettato il ginecologo nei pressi dello studio privato siracusano. Questi, alla vista della telecamera, ha nascosto il volto e non ha inteso replicare alle accuse della donna. Accuse che adesso dovranno essere riscontrate dagli inquirenti che hanno avviato le indagini.

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