Spettacolo

Attesa al teatro comunale per lo spettacolo “Anna Karenina”

Martedì 14 novembre alle ore 21 e mercoledì 15 alle ore 17,30 andrà in scena al Teatro Massimo Città di Siracusa Anna Karenina, di Lev Tolstoj, considerato un capolavoro assoluto della letteratura mondiale.

Anna, moglie insoddisfatta dell’alto funzionario Karenin, si innamora del bell’ufficiale Vronskij. Il marito le impone il rispetto delle formalità sociali, ma Anna, rimasta incinta dell’amante, fugge con lui in Italia. La società pietroburghese mette al bando l’adultera, il marito non le concede il divorzio e le impedisce di vedere il figlio nato dal loro matrimonio: disperata per l’isolamento in cui viene a trovarsi, per la crescente incomprensione con l’amante di cui è gelosa senza ragione, Anna si uccide buttandosi sotto un treno.

Come raccontare a teatro una delle storie più belle del mondo? “Abbiamo cercato di rispondere a questa domanda in vari modi – dice nelle note di regia Luca De Fusco – Innanzitutto con un cast di livello che parte da una delle migliori attrici italiane, Galatea Ranzi, per il ruolo di Anna, ma anche da un insieme di interpreti di altrettanto spessore, che vanno da Paolo Serra nel ruolo di Karenin, a Giacinto Palmarini per quello di Vronskji, a Stefano Santospago che veste i panni di Oblonskij, e poi Francesco Biscione, Debora Bernardi, Irene Tetto, Giovanna Mangiù e la giovane Mersila Sokoli”. “Insieme col drammaturgo Gianni Garrera, abbiamo deciso di non nascondere l’origine letteraria del testo – prosegue De Fusco – ma anzi valorizzarla. Al di là dei dialoghi le parti più strettamente narrative o i commenti di Tolstoj saranno attribuiti agli stessi attori che interpretano i ruoli. I pensieri dei personaggi saranno invece detti dai personaggi stessi, seguendo la lezione del Ronconi del “pasticciaccio” e configurando degli “a parte” tipici del linguaggio teatrale. A queste tecniche puramente teatrali ho aggiunto un montaggio veloce, cinematografico, composto di molte brevi scene e contrassegnato dalla grammatica visivo-musicale, ormai consueta nelle mie regie, di Marta Crisolini Malatesta, Gigi Saccomandi e Ran Bagno. Come nel romanzo tutto inizia e termina con un treno, emblema dell’opera.  Naturalmente sta a noi l’arduo compito di tradurre in immagini, suoni, parole di uno dei libri che più spesso si trova sul comodino di ognuno di noi”.

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