Spettacolo

Augusta, La compagnia ”Redicuore“ miete successi

Nella serata conclusiva della quarta edizione del concorso nazionale “Di Bernardo”, organizzato dalla FITA (Federazione Italiana Teatro Amatori), tenutosi a Giardini Naxos il 27 luglio, ancora una volta i giurati hanno decretato vincitrice la compagnia di teatro amatoriale Redicuore di Augusta con diversi e prestigiosi riconoscimenti: premio al migliore spettacolo per “Tango Monsieur” di Aldo Lo Castro con la regia di Patrizia Gula; premio alla migliore scenografia per Francesco Arena; premio al migliore attore non protagonista per Guido Guglielmini. A questi si aggiungono le candidature per migliore attore protagonista a Mario Puglisi e per la migliore regia a Patrizia Gula, visibilmente commossa al termine della manifestazione: «Speravo molto nel premio della giuria tecnica, ed averlo vinto è per me motivo d’orgoglio e di gioia immensa. Ringrazio enormemente Stefania Arena, Adriana Di Tommaso, Daniela Morello, Roberta Fuccio, Mario Puglisi, Guido Guglielmini, Marilena Russo, Chiara Passalacqua, Angelo Bonasera, Rosanna Ternullo, Danilo Riciputo, Milena Arena, Giorgia Giangrande, Enza Greco, Franco Arena, Marco Recchia, Rosario Di grande, Peppe Santanello, Uccio Blanco, Davide Mannarà, Loredana Audibert, Claudio Cantone e Lucia Blanco».

In effetti, il gruppo teatrale Redicuore non è nuovo a simili performance, essendosi già distinto nel 2013 con la migliore regia de “La strana coppia” a Patrizia Gula, capace di presentare un testo di non facile lettura con abilità e sicurezza; ed il premio alla migliore attrice protagonista a Stefania Arena, che allora, nel ruolo della lunatica Fiorenza, spiccò per vis comica ed «una non comune capacità interpretativa».

Ma in questa occasione la compagnia augustana ha davvero superato se stessa, approdando alla fase finale di un’ardua selezione, volta ad individuare le quattro migliori formazioni tra le trenta partecipanti a livello nazionale (una novità introdotta nell’attuale edizione, prima circoscritta alla regione Sicilia).

Il segreto di tanto successo risiede nella coesione di un gruppo che- come si legge nelle motivazioni dei premi conseguiti- può contare su «una non indifferente miscellanea di ottimi attori che hanno saputo sfruttare al meglio le indicazioni registiche, rendendo un testo apparentemente leggero in un godibilissimo e divertente pamphlet teatrale».

Nell’insieme emerge la caratterizzazione di Guido Guglielmini, miglior attore non protagonista, per aver saputo reinterpretare con originalità elementi del repertorio britannico (si pensi a Mr. Stevens in Quel che resta del giorno) e nostrano, rivisitando il ruolo spesso abusato del maggiordomo. In realtà, assurgendo quasi a coscienza critica del dramma in scena, Guglielmini, con il suo personaggio, è riuscito ad essere una vera e propria spalla efficace, sfruttando al meglio ogni momento riservatogli dal copione con professionale capacità interpretativa.

A tutto questo si accompagna l’accurata ricerca di quegli elementi scenici, costumistici, musicali, gergali, utili ad evocare l’epoca storica di riferimento, gli anni ˈ50, fin nelle scelte scenografiche di Francesco Arena: a lui il primo premio per aver saputo contemperare il gusto per il dettaglio (attenta scelta di costumi ed accessori) e la leggerezza degli arredi presenti sul palcoscenico, alla voluta ricerca dell’essenzialità che ha consentito alla regia di giocare sullo spazio e sul movimento in maniera assai disinvolta ed efficace.

In un contesto sociale di crisi generalizzata, che poco di buono lascia presagire per il mondo del teatro, la compagnia amatoriale Redicuore di Augusta continua a segnalarsi come punta d’eccellenza, sempre all’altezza delle migliori aspettative.

Loredana Audibert

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