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Augusta, paziente muore dopo essere dimesso dall’ospedale

Sarà l’autopsia a stabilire le cause del decesso di un sessantenne villasmundese, avvenuta il giorno dopo essere stato dimesso dall’ospedale. Il sostituto procuratore Caterina Alosi ha disposto, infatti, l’autopsia sul cadavere della vittima, che sarà eseguita nei prossimi giorni presso l’obitorio dell’ospedale “Muscatello” di Augusta. I familiari della vittima sospettano che dietro la morte improvvisa del loro congiunto possa essere in qualche modo legata ad un precedente intervento chirurgico eseguito proprio all’ospedale megarese. L’uomo soffriva di colicisti e si era sottoposto quindici giorni fa, poco prima di Natale ad un’operazione anche di pancreatite.
Interventi che sembrava fossero andati per il meglio. L’uomo, infatti, rispondeva bene alle terapie post operatorie ed è stato anche dimesso una prima volta essendo stato giudicato completamente guarito. All’inizio dell’anno, però, pare abbia avuto una ricaduta che lo ha costretto a un nuovo ricovero in ospedale. La degenza, però, è durata un breve spazio di tempo perché i sanitari che lo hanno avuto in cura non hanno riscontrato alcuna patologia grave o tale da consigliarne di trattenerlo ancora in reparto. Martedì mattina, quindi, è stato dimesso dal nosocomio e sembra che lo stesso paziente si sentisse bene. Ieri mattina, però, alzandosi dal letto per recarsi in bagno, ha accusato un malore che lo ha fulminato. E’ stata la moglie, preoccupata dalla prolungata assenza del coniuge, ad alzarsi dal letto e a trovare il marito riverso per terra. Ha lanciato l’allarme ma è stato tutto inutile perché l’uomo era già praticamente deceduto.
Ieri mattina il medico legale, Francesco Coco, si è recato presso l’obitorio del “Muscatello” dove ha eseguito una prima ispezione cadaverica sul corpo della vittima per accertare le cause del decesso. Ma occorre eseguire l’esame autoptico per stabilire se vi sia un rapporto tra il decesso dell’uomo e la patologia per la quale è stato sottoposto ad intervento chirurgico.

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