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Auto sindaco bruciata: il riesame rigetta i ricorsi dei parcheggiatori abusivi

Il tribunale del riesame di Catania ha sciolto la riserva disponendo la conferma della misura cautelare nei confronti di tre parcheggiatori abusivi, coinvolti nell’operazione dei carabinieri, denominata Prometeo, e accusati a vario titolo di tentata estorsione, in concorso formale e materiale, dell’incendio doloso dell’auto della vettura di famiglia del sindaco Giancarlo Garozzo. Il tribunale della libertà ha, infatti, confermato l’ordinanza emessa dal gip Andrea Migneco che ha disposto per Andrea Amato di 35 anni (difeso d all’avv. Matilde Lipari), Salvatore Urso di 58, Francesco Mollica di 35 (difesi dall’avv. Junio Celesti) la misura cautelare in carcere.

Dovrà essere, invece, sottoposta all’esame del tribunale della libertà, l’altra indagati, la siracusana Lucia Urso di 37 anni, a cui il gip ha concesso il beneficio degli arresti domiciliari. La donna è accusata di avere più volte incassato gli introiti del servizio e di fungere da vedetta per segnalare la presenza delle forze dell’ordine.

Le indagini, coordinate dal pm Davide Lucignani e portate a compimento dai carabinieri del nucleo investigativo del reparto operativo, sono scattate la sera del 14 novembre quando, intorno alle 18, ha preso fuoco il Range Rover, parcheggiato in viale Santa Panagia, sotto casa del primo cittadino.

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