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Blocchi nelle aziende, il prefetto Pizzi convoca i sindacati

Il prefetto Luigi Pizzi ha convocato una riunione per affrontare la questione dei blocchi alle portinerie degli stabilimenti del petrolchimico siracusano. Rispondendo alla richiesta del sindacato, il prefetto ha convocato le parti per la mattina del 4 giugno.
Come si ricorderà, il prefetto ha fatto notare alle organizzazioni sindacali che non vi sia alcuna volontà di comprimere il diritto e la libertà dei lavoratori. Le puntualizzazioni sono state avanzate rispetto alle critiche sollevate dalle organizzazioni sindacali relativamente al significato e agli effetti dell’ordinanza prefettizia del 9 maggio con cui sono stati vietati assembramenti sulle strade e a ridosso delle portinerie degli stabilimenti della zona industriale siracusana. Nel documento, il massimo rappresentante del governo nella nostra provincia ha precisato che l’ordinanza in questione “non riguarda né avrebbe potuto riguardare in alcun modo l’esercizio del diritto allo sciopero, che, com’è noto, è un diritto costituzionalmente garantito. Tale provvedimento è finalizzato a prevenire esclusivamente i reiterati blocchi stradali che si registrano nei pressi delle aziende ubicate nel polo petrolchimico, attuati, peraltro, da gruppi di lavoratori dipendenti da altre imprese e sorprendentemente guidati da taluni esponenti sindacali confederali”.
Per il prefetto Pizzi “tali azioni sono e rimangono assolutamente illecite e oggi penalmente sanzionate dall’art. 23 del cosiddetto Decreto Sicurezza”. Continua affermando nella nota diffusa ieri alla stampa di non comprendere “le doglianze manifestate dagli esponenti sindacali con riferimento a inesistenti compressioni di diritti e di libertà dei lavoratori, a meno di non volere ritenere che compiere azioni illecite rappresenti l’esercizio di un diritto sindacale”.
Il sindacato aveva anche posto il problema della mancanza di risposta a una sollecitazione al prefetto di un incontro per chiarire gli aspetti della vicenda. Incontro che è stato chiesto in via formale e altrettanto formale la convocazione dell’incontro da parte del prefetto.

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