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Buccheri, condannati i due imprenditori responsabili di due incendi boschivi

Sono stati condannati i due imprenditori agricoli buccheresi, accusati di avere appiccato due incendi boschivi che si sono verificati nel mese di luglio dello scorso anno. La sentenza è stata emessa dal Gup del tribunale, Carmen Scapellato, a conclusione del processo che si è celebrato con il rito abbreviato. Il giudice ha inflitto la condanna a 4 anni di reclusione a carico del sessantenne Salvatore Coriglione mentre il figlio ventisettenne, Franco, è stato condannato alla pena di 3 anni e mezzo di reclusione, entrambi con l’esclusione dell’aggravante e con il vincolo della continuazione. Entrambi i congiunti sono stati condannati anche all’interdizione dai pubblici uffici per la durata di cinque anni e al risarcimento dei danni nei confronti della parte civile costituita, cioè ilo comune di Buccheri. 

Il giudice ha ritenuto assolvere Franco Coriglione sono per l’episodio del 21 luglio mentre ha escluso per lui l’aggravante dell’incendio boschivo. È passata la linea del pubblico ministero Chiara Valori, che aveva sollecitato la condanna per padre e figlio. Delusa, invece, l’aspettativa dei legali della difesa avvocati Francesco Villardita e Domenico Acciarito, che si erano battuti per l’estraneità dei loro assistiti ai fatti oggetto della contestazione. 

I due imprenditori agricoli sono stati ritenuti responsabili di una serie di incendi boschivi che, a partire dal mese di luglio dello scorso anno, hanno interessato vaste aree della provincia, in particolare la zona dei monti Iblei e quella di Buccheri dove opera la loro azienda.    

Tracciata una mappa dei percorsi degli ultimi incendi, i carabinieri, hanno incentrato le loro attenzioni investigative su padre e figlio, stanziali nella conduzione del bestiame nel territorio collinare di Buccheri. La loro autovettura era stata notata in località e orari ritenuti sospetti in relazione al propagarsi degli incendi che provocavano danni ingenti.    

I carabinieri hanno collocato delle cimici sulla loro automobile e hanno tenuto sotto controllo anche i telefoni cellulari. Dalle conversazioni è emerso un loro coinvolgimento in almeno due incendi dolosi avvenuti il 21 e il 28 luglio, che hanno devastato alcune aree boschive del comune di Buccheri.

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