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Caldo afoso, i portalettere: mancata applicazione dell’accordo sugli orari di recapito

Il caldo afoso di questi giorni provoca disagi anche ai portalettere che lamentano l’inosservanza degli accordi sul recapito, risalente al 2018. Tale intesa  sancisce che l’orario massimo di uscita dei portalettere per l’attività di recapito sia di norma individuato in due ore dall’inizio del relativo turno di lavoro.

“I portalettere della nostra provincia – scrive Alessandro Plumeri della Slc di Siracusa – accusano quest’anomalia che non fa altro che alimentare il disagio tra i lavoratori, per le alte temperature di questi giorni ma che si protrarranno per tutta la stagione estiva”. Il sindacato fa notare  che in questi giorni nella provincia di Siracusa il livello di allerta meteo è il terzo e ciò “designa condizioni di emergenza con possibili effetti negativi sulla salute non soltanto sui soggetti deboli e a rischio come gli anziani ma anche le persone sane e attive.

Con una lettera, inviata, tra gli altri, ai responsabili regionali di Poste Italiane Spa e ai direttori dei centri recapito, il sindacato dei lavoratori della comunicazione chiede il ripristino degli orari di uscita dei portalettere. La Slc ha anche posto in evidenza l’inutilità degli attuali orari di lavoro per i cosiddetti presidi decentrati di distribuzione (Canicattini Bagni e Palazzolo Acreide) per cui avanza l’auspicio che si torni alla canonica ora delle 8.30. Quindi, l’invito ai portalettere ad “attivarsi per determinare un’uscita consona agli accordi sottoscritti e chiede la produzione di un report da consegnati agli organi esterni per definire che, di norma, i portalettere della provincia di Siracusa non escano quando gli sia dovuto”.

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