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Caso Irem, gli industriali: “Evitiamo conclusioni affrettate”

Gli industriali siracusani fanno quadrato attorno alla Irem, la società siracusana presente nei mercati nazionale ed internazionale per la realizzazione di lavori nel settore Oil &gas come main contractor, con una forza lavoro di 5mila dipendenti. L’azienda sta operando in Belgio, dove è accusata di avere utilizzato manodopera a basso costo, fenomeno che avrebbe attivato un’inchiesta giudiziaria.

“Lasciamo lavorare gli organi inquirenti – afferma il presidente di Confindustria – che ad oggi non hanno notificato ad Irem alcun provvedimento, come del resto accade in uno stato di diritto, affinché vengano fatti gli opportuni approfondimenti e date risposte a chi oggi muove accuse e solleva dubbi”. Gli industriali siracusani invitano il sindacato ad abbassare i toni e di evitare polemiche sterili e conclusioni affrettate prive di opportune verifiche.  

La Irem Group, costituisce una realtà imprenditoriale siracusana che grazie  al Know how acquisito in tanti anni di lavoro nella nostra zona industriale, oggi  è tra le imprese più apprezzate del settore a livello internazionale, aggiudicandosi importanti lavori in tutte le parti del mondo. 

 In uno dei suoi cantieri ha assunto più di seicento ucraini, concedendo loro un bonus per supportare le famiglie in occasione del conflitto Russo Ucraino. “Nessuno – sottolinea la nota degli industriali siracusani – può oggi, aprioristicamente, per un effetto mediatico, ledere e mettere in discussione tanti anni di positiva gestione di una società che rappresenta un modello di sviluppo per tutta l’imprenditoria siracusana”.  

 

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