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Caso Siam, il comitato lavoratori Sogeas contro il sindacato

Il comitato dei lavoratori ex Sogeas punta il dito contro le organizzazioni sindacali di categoria a proposito delle risultanze dell’incontro con la Siam, che gestirà dal primo marzo prossimo ilo servizio idrico integrato nei comuni di Siracusa e di Solarino. “Cgil, Cisl e Uil non hanno alcun titolo per trattare su qualifiche, organizzazione del lavoro aziendale e livelli retributivi e quant’altro – è spiegato in una nota diffusa alla stampa -perché di esclusiva pertinenza della rappresentanza aziendale, così previsto dal contratto collettivo e dalle norme in vigore. L’unico soggetto abilitato a trattare questa materia interna è il comitato spontaneo dei lavoratori eletto nello scorso mese di luglio. Tale comitato rappresenta la quasi totalità dei dipendenti ex Sogeas (62 su 76) i quali saranno tutti assunti entro il mese di marzo; gli altri 9 lavoratori ex Sai 8 verranno assunti, come anticipato dall’azienda, entro il mese di aprile.

Altro particolare, tutt’altro che secondario, che i sindacati non dicono è che il comitato spontaneo ha incontrato l’azienda lo stesso giorno ma separatamente dai confederali, come da noi richiesto e accordato, in quanto le linee guida sindacali sono profondamente divergenti. Cgil, Cisl e Uil, com’è noto, continuano a rappresentare prospettive occupazionali e soluzioni contrattuali improponibili, tendenti sempre a non tutelare gli interessi dei lavoratori (basti pensare che nel recente passato non un solo giorno di sciopero è stata proposto dai confederali anche in presenza di licenziamenti) ma quelli delle loro organizzazioni.

Nel merito dell’incontro avuto martedì pomeriggio, dopo un’analisi generale delle questioni aziendali rispetto alle prospettive dei dipendenti, ai quali verranno riconosciuti i livelli e le mansioni applicati nell’aprile del 2009 (al momento del passaggio da Sogeas a Sai 8) aggiornati economicamente ad oggi, l’azienda si è riservata di presentarci a breve un piano organico ed organizzativo. Tale confronto è di esclusiva competenza dei rappresentanti aziendali dei lavoratori, espressi dal comitato spontaneo, e non da sindacati provinciali, che purtroppo dovranno farsene una ragione, così come recita il Ccnl e il Testo unico sulla rappresentanza del 10 gennaio 2014.

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