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Cassibile, in funzione un ambulatorio per i lavoratori ospiti nella tendopoli

Arrivano le prime risposte alle sollecitazioni del territorio rispetto al rischio sanitario costituito dalla tendopoli di Cassibile, che ospita circa 600 lavoratori immigrati, impegnati in questo periodo nella raccolta di prodotti orticoli nelle campagne circostanti. Da questo pomeriggio viene attivato un ambulatorio dedicato ai migranti stagionali, che in questo modo possono essere sottoposti a controlli sanitari. L’iniziativa è stata adottata dall’azienda sanitaria provinciale che ha messo a disposizione i locali della guardia medica della frazione siracusana. L’ambulatorio rimane aperto dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19.

I lavoratori stagionali saranno informati attraverso i mediatori dell’Asp, l’associazione Arci ma anche tramite padre Carlo D’Antoni che si prende cura dei lavoratori e che spesso si reca al campo allestito nelle campagne del Borgo antico. Si tratta di un primo intervento tra quelli richiesti alle istituzioni pubbliche e costituisce uno strumento basilare per tenere sotto controllo sanitario questi lavoratori che vivono in condizioni di estremo disagio.

Nella giornata odierna dovrebbe finalmente definirsi a Palermo un servizio di vigilanza sanitaria attraverso l’impiego dei volontari di un’organizzazione non governativa. L’Ong sarà presente a Cassibile con un’unità mobile e i sanitari avranno il compito di integrare gli operatori dell’Asp. Questo servizio è frutto di un’interlocuzione con l’ufficio immigrazione della Regione siciliana con il quale da ottobre le forze politiche locali dialogano per poter dare una risposta al problema stagionale nei suoi vari livelli. Il servizio regionale, previsto anche in altri territori, dopo le tante pressioni, partirà al momento soltanto per Cassibile.

Per accendere i riflettori sulle condizioni della tendopoli di Borgo Antico era stata prevista una manifestazione da parte dei residenti di Cassibile. Era stato annunciato che, nel rispetto delle norme, si sarebbero montate delle tende a simboleggiare la baraccopoli. Un’iniziativa, organizzata per ieri mattina ma che è saltata perché non autorizzata. Per tenere fede all’impegno, l’ex presidente della circoscrizione Cassibile, Paolo Romano, si è presentato all’appuntamento in piazza sventolando una bandiera raffigurante il simbolo di Cassibile-Fontane Bianche e uno slogan: “Non fermarsi per non vanificare gli sforzi”.

Il problema della presenza degli extracomunitari e l’utilizzo della baraccopoli sono stati oggetto di un dibattito tenuto ieri pomeriggio in una call conference a cui hanno aderito numerosi residenti soprattutto giovani che hanno avuto modo di confrontarsi sulle precarie condizioni igieniche delle dimore dei migranti, il rischio di contagio da covid 19 e, soprattutto, sulle soluzioni da adottare.

“Da mesi ci stiamo battendo per tenere alta l’attenzione sul problema immigrati – commenta Romano – dopo il finanziamento regionale arriva lo sportello dell’Asp. Speriamo che si continui fino alla sanificazione e, ci auguriamo, allo smontaggio della baraccopoli per ripristinare i luoghi. Credo che solo in questo modo si possa smontare il disonore alla vita umana e del vivere civile”. Non sarà un problema da poco perché la stagione della raccolta dei prodotti agricoli è iniziata da poco e proseguirà per qualche mese ancora. “Ci rendiamo conto – dice Romano – che occorrono iniziative e soluzioni anche tampone per sistemare i lavoratori, con la speranza che il problema non si ripresenti più”. Romano tira una frecciatina all’amministrazione pubblica locale: “Escludendo finanziamento regionale, l’intervento dell’Asp e le segnalazioni della Prefettura, a livello locale non abbiamo avuto alcun conforto, dall’amministrazione comunale nessun segnale. Il sindaco, che può portare la proposta politica sul tavolo istituzionale, si confronti con il territorio e si assuma le responsabilità di una situazione che si sta ripercuotendo solo sui cittadini cassibilesi”.

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