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Cassibile, parte la petizione contro il villaggio destinato ai lavoratori stagionali

C’è anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, tra gli indirizzi cui è stata inviata la petizione popolare contro la costruzione a Cassibile del villaggio per lavoratori stagionali.

“Negli ultimi anni – è scritto nella petizione – il nostro territorio Comunale è stato fortemente influenzato dal fenomeno extracomunitari in particolare il territorio di Cassibile Fontane Bianche è stato soggetto ad un flusso migratorio non corrispondente né alle esigenze di richiesta di lavoro, né tanto meno alla prospettiva di un benessere. Non solo, il flusso è stato ed è talmente elevato che il tessuto sociale del territorio nè ha subito conseguenze disastrose creando disservizi, problematiche igieniche – sanitarie, malumore nella cittadinanza, e non pochi problemi di ordine pubblico con gravi ricadute ineluttabilmente anche sull’economia locale.

Il paese di Cassibile Fontane Bianche ospita già una vasta comunità di extracomunitari, (1500 cittadini) stanziatosi nel proprio territorio; la popolazione di Cassibile Fontane Bianche oggi è di circa 7300 abitanti

questi anni sulla gestione e sulle politiche di integrazione sul nostro territorio, si è tutto sbagliato. In poche parole oltre al danno subito in questi lunghi anni adesso subiamo anche la beffa; un danno ed una beffa che mortificano un territorio ed una popolazione già fortemente penalizzati da altri fattori socio politiche. Le aziende agricole del territorio non richiedono, se non per poche unità, manodopera extracomunitaria, e pertanto non si giustifica come mai ancora una volta si cerchi di richiamare a Cassibile Fontane Bianche il flusso migratorio senza puntare invece su una politica di integrazione che coinvolga il comprensorio dci Comuni della Provincia, le associazioni e quindi gli imprenditori datoriali, dove di fatto la richiesta di manodopera è piú esigente e richiesta. Net corso della stagione della raccolta i dintorni di Cassibile Fontane Bianche si trasformano in baraccopoli, un degrado che un paese civile non può tollerare e la presenza dello Stato viene rimpiazzata da iniziative isolate che in questi anni hanno dimostrato come il fenomeno sia stato per lungo tempo sottovalutato e mal gestito. Tutto ciò ha provocato e provoca nella cittadinanza comprensibili malcontenti, considerato anche il notevole numero di arrivi in un territorio giä fortemente penalizzato da altri gravi problemi di ordine pubblico e sicurezza, con gravi ricadute ineluttabilmente anche sull’economia locale ed oggi le preoccupazioni sono più acuite dalla paura per il Coronavirus. Infatti nella baraccopoli regna l’illegalità diffusa e non sono eseguiti controlli igienici sanitari    delle persone che la popolano i quali arrivano da ogni dove.

I residenti di Cassibile chiedono di aprire un tavolo di confronto con le istituzioni locali   per individuare soluzioni alternative per risolvere il grave problema- art. 60, 61 e 62 dello Statuto Comunale del Comune di Siracusa; Di non allestire tendopoli e/o villaggi nel territorio di Cassibile Fontane Bianche; Evitare disservizi alla cittadinanza locale; Evitare fenomeni speculativi già ampiamente diffusi; Di non creare ghetti di cui non ne sentiamo sinceramente bisogno.m Evitare il fenomeno dell’immigrazione clandestina. Evitare di penalizzare il territorio sia economicamente e sia dal punto di vista dell’immagine.

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