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Cavagrande del Cassibile, tollerato il pascolo abusivo

Avola/Noto. Nell’area protetta di Cavagrande del Cassibile di protetto c’è ben poco. Mucche, capre
e pecore si muovono liberamente, pascolando ogni cosa. La nostra segnalazione, inviata non più agli
uffici siracusani ma a quelli regionali di Palermo (Corpo Forestale, Ispettorato Ripartimentale delle
Foreste, Dipartimento dello Sviluppo rurale e Territoriale), dimostra che le gravi violazioni al
regolamento avvengono tranquillamente in zona A della riserva naturale di Cavagrande del Cassibile,
esattamente a Carrubella.
Gli animali pascolano ovunque, anche all’ingresso, sotto gli occhi del personale della riserva. Come
tutti i greggi, anche quello di Carrubella è accompagnato da alcuni cani pastore, altra violazione al
regolamento della riserva (è vietato introdurre cani). Nessuna azione di contrasto abbiamo riscontrato
finora, avendo trovato inalterata la situazione a distanza di due settimane, da quando cioè abbiamo
inviato la prima segnalazione all’ufficio siracusano dell’ente gestore, il Dipartimento dello sviluppo
rurale. Il pascolo è, diciamo così, “tollerato”.
Precisiamo che non si tratta di un singolo episodio ma di una consuetudine che sta impoverendo
gravemente la biodiversità dell’area protetta. La tolleranza è inaccettabile, va in direzione opposta
alle finalità della riserva, ovvero “conservare la vegetazione naturale, ripristinare la vegetazione
forestale mediterranea nonché difendere e incrementare la fauna mediterranea”. L’ingresso della
riserva è talmente pressato dal pascolo che sembra sfalciato con la trincia (vedi foto allegate). In
un’area originariamente ricca di flora, anche di orchidee selvatiche, ormai sopravvivono solo arbusti
e piante erbacee spinose e/o tossiche.
Se l’altopiano è assai frequentato da pecore e vacche, il fondovalle e le pareti subverticali della valle
sono attraversate dalle capre. Il pascolo abusivo di queste tre specie sta compromettendo la
rinnovazione della flora erbacea, arbustiva e arborea. Le capre peraltro sono capaci di piegare verso
il basso gli alberelli sottili con le due zampe anteriori, allo scopo di riuscire a mordere e mangiare i
ramoscelli dal basso verso l’alto, fino alla gemma terminale.
La segnalazione è stata inviata, oltre che per segnalare le gravi infrazioni, per conoscere dai destinatari
quali azioni, ciascuno per le proprie competenze, metteranno in atto per realizzare gli opportuni
accertamenti volti a contestare il pascolo abusivo e l’omessa guardiania, ai sensi delle diverse
normative comunitarie, nazionali e regionali.

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