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Cocaina nel citofono di casa, uno chef al Gip: “Sono disoccupato e consumatore di droga”

Da sette mesi non lavora e per soddisfare alle proprie esigenze di assuntore di stupefacenti, si sarebbe messo in proprio per vendere le dosi di cocaina. Questo, in buona sostanza, ha riferito il floridiano Vincenzo Bramante, il 33enne arrestato per la quarta volta nel corso dell’anno, perché trovato in possesso di sostanze stupefacenti. L’uomo, assistito dall’avvocato Natale Vaccarisi, è comparso dinanzi al Gip del tribunale aretuseo, Salvatore Palmeri, che, nel convalidare l’arresto operato dai carabinieri della Tenenza di Floridia, ha confermato nei suoi confronti la misura cautelare in carcere.

Bramante ha riferito al giudice che di mestiere fa lo chef ma che nell’ultimo anno, a causa dell’emergenza sanitaria, non è riuscito più a lavorare e quindi ad avere la possibilità di provvedere al proprio sostentamento. Così, pur trovandosi in regime di obbligo di soggiorno nel comune di Floridia, avrebbe continuato a detenere a fini di spaccio dosi di stupefacenti. Nell’ultima circostanza, ovvero sabato scorso, i carabinieri hanno scoperto che nascondeva 40 dosi di cocaina nella cornetta del citofono di casa.

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