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Collezione privata di conchiglie donata all’Area Marina Protetta del Plemmirio

Una collezione di conchiglie del Mediterraneo sarà esposta nella sede dell’Area Marina Protetta Plemmirio, in una sezione tematica del Molo Didattico dedicato alle visite degli studenti di ogni ordine e grado.

È il risultato di una lettera di intenti, siglata nei giorni scorsi nei locali del Consorzio Plemmirio, dalla Presidente dell’Amp Plemmirio Patrizia Maiorca e Anna Ebreo, moglie del compianto Claudio, malacologo e artefice di una delle collezioni di conchiglie del mare nostrum più complete del mondo.

<<Siamo felici e orgogliosi – ha detto la presidente Maiorca – di potere esporre nella nostra sede le conchiglie che più rappresentano l’ecosistema marino dei fondali del Plemmirio e di potere offrire una collocazione idonea ad una parte, seppure limitata per ragioni di spazio, a questa bellissima quanto vasta collezione>>.

Presenti alla firma nei locali del Consorzio Plemmirio, anche il direttore dell’Amp Plemmirio Salvatore Cartarrasa e altri familiari del malacologo, tra cui i figli Luca, Lucia e la nipote Laura. Tutti stretti intorno ad Anna, firmataria della lettera di intenti, compagna di una vita intera dello studioso nato a Bengasi ma siracusano d’adozione e il cui ricordo ha destato momenti di commozione nel corso dell’incontro.  

Claudio Ebreo è stato, da appassionato autodidatta di ittiologia e malacologia, il primo studioso delle conchiglie del Mediterraneo che è riuscito a farne una valutazione utile per facilitare gli scambi tra collezionisti di tutto il mondo.

<<E’ come se avesse creato il catalogo Bolaffi per la malacologia mediterranea – hanno ricordato i familiari – negli ultimi anni della sua vita, è stato anche coautore del primo volume dell’Atlante delle Conchiglie Marine del Mediterraneo dedicato ai Archeogastropoda>>.

Nel vasto curriculum dello studioso, è presente anche l’organizzazione della mostra di malacologia su Vendicari, a Palazzo Beneventano del Bosco nel 1995, in qualità di responsabile scientifico del censimento faunistico, come è stato ricordato dal fotografo subacqueo, Alfredo Milazzo, anch’egli presente alla firma dell’accordo nella sede dell’ente gestore dell’Area marina siracusana.

Negli anni scorsi, nella nuova sede del museo malacologico di Menfi  è stata dedicata una sala a Claudio Ebreo. Vanna Rotolo, ideatrice del Museo, lo ha definito nell’occasione “il padre della malacologia siciliana”.

Una vita, quella di Claudio Ebreo, dedicata al mare, con una passione assai speciale per le conchiglie, fino a farne una raccolta tra le più consistenti e importanti esistenti a livello internazionale. Un vero e proprio tesoro, frutto di ricerche certosine, di studio e passione, che attende adesso di essere valorizzato di “trovare una sede idonea a Siracusa ed in particolare ad Ortigia” come si legge nella lettera di intenti siglata nella sede del Consorzio Plemmirio.

Un desiderio non casuale, quello espresso dalla famiglia Ebreo, in quanto nell’isolotto del mito la famiglia ha vissuto per venti anni.  

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