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Degrado parco Neapolis, Italia: “Il Comune non ha alcuna competenza”

Se i consiglieri Vinci e Sorbello fossero dilettanti allo sbaraglio e non provenissero da riconosciute e stimate esperienze politiche e professionali, si potrebbe legittimamente pensare che si tratti di un abbaglio. Rifiuto infatti di credere che i consiglieri in questione non sappiano che l’amministrazione comunale, al di là della denuncia politica, non ha alcuna competenza amministrativa sulle aree gestite e amministrate dalla regione siciliana”. Lo afferma l‘assessore alla Cultura, Francesco Italia che continua: “Probabilmente, non sarà nemmeno sfuggito che in più di quattro anni sullo stesso argomento non abbiamo mai lesinato, da un lato solidarietà ai funzionari locali, dall’altro forti critiche al governo regionale, fino ad arrivare alla richiesta di fine luglio 2017, di commissariare l’assessorato Regionale per manifesta incapacità/impossibilità di gestione. Il danno subito dalla nostra città per il degrado in cui la Regione lascia il parco della Neapolis, per la chiusura del Castello Eurialo e degli altri siti definiti “minori” come il tempio di Giove o il Ginnasio Romano è evidente e incalcolabile. E quindi? A cosa dobbiamo la sortita dei consiglieri nei confronti dell’amministrazione? Semplice strabismo o fumo negli occhi di chi legge distrattamente i titoli di giornale? Spero proprio di no, perché sarebbe sintomo di un pessimo tentativo di attirare attenzione in sfregio al rispetto che si deve ai cittadini siracusani. Spero, allo stesso modo, che non sia sfuggito come l’assessorato alle politiche culturali del comune di Siracusa abbia, negli ultimi quattro anni, riaperto tutti i siti culturali di proprietà, ampliando l’offerta turistica, creando economia e lavoro, ospitando mostre prestigiose di caratura internazionale, riaperto dopo quasi sessant’anni il teatro comunale che, solo il primo anno, ha ospitato circa 50 eventi”.

“La programmazione del 2018 è già in una fase molto avanzata – dice Italia – con appuntamenti di altissima qualità e interesse, come le mostre su Vittorini all’ex Convento di San Francesco (riaperto quest’anno con l’esposizione delle fotografie di Mckurry) e quella su Archimede – a cui sarà dedicato tutto il 2018 – ospitata a Montevergine a conclusione della pluripremiata mostra internazionale “La Porta dei Sacerdoti”. Resta ancora tantissimo lavoro da fare per consolidare i risultati ottenuti e potenziarli. Servono lavoro di qualità e politica di qualità. Ci sono temi, come questo, su cui non ha alcun senso dividersi ma su cui possiamo e dobbiamo lavorare congiuntamente. L’auspicio per il futuro della nostra città è di riuscire a salvaguardare, promuovere e valorizzare ogni centimetro del nostro territorio, superando le distanze e gli strappi di una politica basata sulla divisione, sulla polemica a tutti i costi e sulla contrapposizione spiccia e mettendo al servizio le competenze delle forze migliori che Siracusa è in grado di esprimere. Per ritrovare e contagiare amore per la nostra terra, orgoglio di appartenervi e rispetto di tutti i cittadini”.

LA REPLICA DEI CONSIGLIERI SORBELLO E VINCI.  “Abbiamo sollecitato l’intervento dell’Amministrazione comunale sull’inaccettabile degrado dell’area archeologica della Neapolis e sulla prolungata chiusura del Castello Maniace – dicono i consiglieri comunali Sorbello e Vinci – non per alimentare polemiche ma proprio per evitare che su questo incredibile stato di fatto, che si protrae da mesi e che danneggia fortemente l’immagine e l’economia siracusana, possa prevalere una silente, amara rassegnazione. Già a luglio avevamo denunciato la pessima decisione di chiudere il Castello Eurialo e ora siamo indignati nel vedere come la situazione del Neapolis stia purtroppo peggiorando. Non dimentichiamo che nel 2016 sono stati ben 571.520 i visitatori nell’Area archeologica della Neapolis e Orecchio di Dionisio, per un incasso di 4milioni e 801mila euro. Siamo quindi sempre disponibili a tutte le azioni concrete, nei confronti di qualsiasi ente (governo regionale, nazionale, istituzioni varie) non comprenda come la nostra realtà locale non possa essere considerata una provincia “babba”. E chiederemo sulla gestione dei beni culturali la convocazione di un consiglio comunale aperto ai nuovi deputati regionali”.

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