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Domani in cattedrale i funerali di Stefano Pulvirenti

Stefano Pulvirenti, il diciassettenne studente del liceo scientifico “Einaudi” di Siracusa, scomparso una settimana fa dopo ventitrè giorni di agonia all’ospedale Garibaldi di Catania, aveva subito un trauma devastante al volto. Questo il parziale responso dell’autopsia, eseguita nella giornata di ieri dal medico legale Francesco Coco, su incarico del pm Giancarlo Longo, che sta coordinando l’inchiesta per verificare l’esatta dinamica dell’incidente stradale avvenuto il 29 ottobre scorso in viale Paolo Orsi, nel quale è stato coinvolto lo sfortunato centauro siracusano, e individuare eventuali responsabilità in ordine al reato di omicidio colposo.

All’esame autoptico ha partecipato anche il medico legale Giuseppe Bulla, consulente di parte, nominato dai genitori di Stefano. Il perito della Procura ha notato un profondo trauma al volto del ragazzo, lesioni importanti alla teca cranica e soprattutto all’encefalo. Lesioni che, secondo lo stesso medico legale, malgrado le cure da parte dei sanitari e la sua forte fibra, non avrebbero permesso al ragazzo di ritornare perfettamente sano come prima. Il dottore Coco ha prelevato alcuni tessuti per sottoporli ad esame di laboratorio, soprattutto a quello istologico per avere un quadro clinico quanto più completo e aderente alla realtà. La salma di Stefano è stata già nella giornata di ieri consegnata alla famiglia per l’esecuzione del funerale. La funzione religiosa si terrà domani pomeriggio con inizio alle ore 15.30 alla cattedrale di Siracusa. Per il rito funebre si prevede l’afflusso di tanta gente, quella che ha partecipato in queste settimane a gare di solidarietà per la donazione del sangue e recitato preghiere di veglia nella speranza che Stefano potesse riprendersi.

Mentre il profilo facebook dello studente è meta di numerosi visitatori, molti dei quali, fra amici o semplici conoscenti, postano messaggi toccanti, da più parti si lanciano appelli affinché s’intervenga sul viale Paolo Orsi, in modo da renderlo più sicuro, eliminando tutte le insidie, tuttora presenti.

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