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Doping, coinvolti nove atleti siracusani

Un giro di sostanze dopanti coinvolge anche nove siracusani presunti assuntori delle sostanze proibite. Una vicenda che è culminata con l’operazione “Finti atleti” portata a termine dalla squadra mobile di Ragusa: 34 gli indagati tra Ragusa, Siracusa e Catania.

Centinaia le intercettazioni telefoniche, perquisite le auto dei corridori, le loro abitazioni e i luoghi di lavoro. Trovati farmaci dopanti utilizzati solitamente per malati oncologici. Tra le persone coinvolte ci sarebbero anche un infermiere e i presidenti di alcune società sportive.

Le indagini sono state avviate dopo la denuncia di un ciclista rimasto anonimo. Gli investigatori hanno indagato a largo raggio con diverse perquisizioni che permettevano di sequestrare (tra il 2013 e 2014) centinaia di confezioni di sostanze dopanti e medicinali utilizzati impropriamente per ottenere prestazioni fisiche migliori.

Gli indagati ne facevano uso per gare dilettantistiche e per le uscite della domenica con gli amici, come emerso dalle intercettazioni telefoniche su numerosi soggetti. Dal contenuto delle intercettazioni era chiaro che gli indagati facessero uso di sostanze dopanti il più delle volte per vantarsi tra amici.

Le motivazioni, proprio perché banali, hanno reso ancora più complessa l’indagine, questo perché non era possibile il più delle volte provare che i soggetti avessero assunto le sostanze dopanti effettuando dei controlli antidoping. Gli indagati, utilizzando un linguaggio criptico si rifornivano da altri pseudo atleti dilettanti che ne facevano uso o ancora da negozianti specializzati in vendita di biciclette che procuravano anche sostanze vietate.

Gli sport interessati erano in particolar modo il ciclismo, l’atletica ed il body building. Tra i fornitori anche un infermiere di Ragusa che si occupava di procacciare medicinali senza ricetta ed in molte occasioni allestiva un ambulatorio per permettere agli “amici” di fare delle flebo con diverse sostanze e raggiungere i miglioramenti nelle prestazioni a scapito della salute.

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