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Elemata: “Con il decreto Pillirina ripristinata la legalità”

“Esprimiamo soddisfazione per il giusto pronunciamento della Regione siciliana che ha annullato la delibera del consiglio comunale aretuseo 118/2011”. Si esprime in questi termini la società Elemata-Maddalena, che aveva avanzato il progetto per la realizzazione di un villaggio turistico alla Pillirina.

 Per la società si tratta di “un atto, quello della regione che ripristina la legalità e demolisce quel senso di impunibilità largamente diffuso e farcito di arroganza, da parte di chi ha condotto con non ben chiare finalità, una campagna di demonizzazione a tinte fosche e si badi bene, solo nei nostri confronti. Confidiamo che i siracusani e tutti coloro che godono di una visione serena e non faziosa, possano esserci vicini nel compiacimento, come hanno sempre fatto in questi anni sostenendoci. Mostriamo altresì comprensione ma non altro, per chi amministra la città. Un fatto atteso l’impugnativa del provvedimento, del resto con i soldi dei cittadini ci si può permettere ogni lusso. Il sindaco dichiara delle falsità. Dell’iter della riserva non esisteva traccia quando presentammo il piano di lottizzazione nel 2010 e neppure quando fu votato l’atto di indirizzo dal consiglio comunale. All’epoca, non esisteva neppure la proposta del WWF che fu formalizzata molti mesi dopo, come non c’era traccia del piano paesaggistico. La regione poi, proprio con un parere datato 4 agosto 2011, giorno della votazione della 118 e agli atti della seduta, esclude per iscritto che si possa variare la destinazione d’uso delle aree senza ricorrere alla VAS, dunque memoria fallace se non corta o ad uso personale. Fragili, ancora una volta smemorate e imprecise, appaiono le parole nei comunicati ufficiali di palazzo di città. Tuttavia confidiamo che tutta la Pubblica Amministrazione interessata alle nostre doglianze e con essa particolarmente il comune di Siracusa, possa ritrovare la giusta lucidità ponendosi quale interlocutore Amministrativo serio e qualificato per il ruolo e le responsabilità che gli competono ancora di più, oggi”.

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