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Fallimento Sai 8, il pm Palmieri: “Processate i dirigenti”

Per il crac della Sai8, l’azienda che gestiva il servizio idrico integrato a Siracusa, il pm Andrea Palmieri ha chiesto il rinvio a giudizio. Il procedimento penale riguarda il fallimento della società per il quale sono oggi imputati i dirigenti Isoppo, Casadei, Ferraglio e Giorgi.

Il processo si sta svolgendo davanti al gup del tribunale Andrea Migneco, che scioglierà la riserva sulla richiesta di costituzione di parte civile dei comuni di Siracusa e Solarino oltre che dell’Ato idrico. Riserva che sarà sciolta in occasione della prossima udienza fissata per il 27 settembre.

Secondo il rappresentante della pubblica accusa, che ha cambiato di recente il capo d’imputazione, sostenendo esservi il reato di bancarotta per distrazione, i quattro avrebbero distratto i beni della Sai 8 in favore di società controllanti e collegate con l’adozione di misure e negozi giuridici anti economici. Avrebbero effettuato pagamenti preferenziali per le prestazioni di due noti legali per un ammontare di circa 2 milioni e mezzo di euro e nei confronti di tre società per circa 13 milioni di euro. Oltre a danneggiare i creditori, avrebbero aggravato  il dissesto societario dal 2010 fino al fallimento.

E proprio in tale senso, la parte civile attende le determinazioni della Procura in ordine all’esercizio dell’azione penale dei percettori delle delle somme, tra i quali risultano l’avv. Piero Amara e l’avv. Attilio Toscano, per i noti fatti.

Concetto Alota

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