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Firmata l’intesa, ora è possibile il Decreto di finanziamento del nuovo ospedale

È stato firmato la scorsa settimana a Roma l’accordo Stato-Regioni che destina 2 miliardi di euro per l’edilizia sanitaria e, di conseguenza, viene rifinanziato l’art.20 della Legge 67/88.A siglare l’accordo, a Palazzo Chigi, sono stati il Sottosegretario alla Presidenza On. Giorgetti e l’Assessore regionale della Salute dell’Emilia Romagna, in rappresentanza della conferenza delle Regioni. Lo comunica Vincenzo Vinciullo.Dopo 11 anni dalla firma dell’ultimo Accordo sull’edilizia sanitaria fra Stato e Regioni, finalmente viene firmato questa nuova convenzione che potrà portare nelle casse della Regione Siciliana i quasi 600 milioni di euro attesi dal dicembre 2010, anno in cui la Commissione Sanità di cui ero Segretario, ebbe ad approvare la programmazione dei fondi dell’ex art.20, della Legge 67/88, fra cui era stato inserito il finanziamento del Nuovo Ospedale di Siracusa.Adesso, il Presidente della Regione siciliana potrà dare mandato all’Assessore regionale della Salute di firmare il Decreto di finanziamento per il Nuovo Ospedale di Siracusa e per la messa in sicurezza della sede dell’ex INAM di Lentini, non inseriti nel D.A. 182/18.Vorrei ricordare che, con la Deliberazione 394 del 19 ottobre 2018, la Giunta regionale di Governo si è impegnata a finanziare il Nuovo Ospedale di Siracusa, ormai non più provinciale in quanto di I livello, qualora fosse stata “definita la procedura di assegnazione dell’area ove far sorgere il nosocomio”.Considerato che la Deliberazione 394 si fondava su un presupposto errato e cioè che l’area non fosse stata individuata dal Consiglio Comunale di Siracusa, quando, invece, l’area era stata individuata in data 7/7/17, su richiesta, ancora una volta, dell’ASP di Siracusa, che, in quell’area, ha predisposto perfino un progetto di massima, come riconosciuto dallo stesso Consiglio Comunale di Siracusa durante la presa d’atto di qualche settimana fa.Con la firma della convenzione Stato-Regioni e la Delibera del Consiglio Comunale, essendo venuti meno i due presupposti per i quali non era possibile finanziare il nuovo ospedale e cioè l’assenza dell’area e l’indisponibilità delle risorse economiche, che, ora, si avranno a partire dal 1 gennaio 2019, sono convinto che, ha proseguito Vinciullo, essendo il Presidente della Regione persona seria, si attiverà per confermare quanto già deliberato dalla Sua Giunta di Governo, smentendo, in questo modo, quanti in questi giorni, facendosi scudo del suo nome e delle sue parole, affermavano che il Presidente della Regione avrebbe bloccato l’arrivo dei fondi che, ricordo, ancora una volta, sono stati programmati in Commissione Sanità all’ARS il 30 dicembre 2010.Ritengo infine doveroso ricordare, ha proseguito Vinciullo, come il Presidente della Regione abbia in pubblico sempre affermato il principio che il Governo regionale non può per legge intervenire nella scelta di un’area dove costruire un nuovo nosocomio e che tutte le proteste, di questi giorni, sono fuori luogo e fuori tempo massimo, dovevano essere fatte il 7/7/17, oppure l’18/7/2018 quando io, inascoltato, scrissi a tutti per ricordare che la nuova rete ospedaliera siciliana, approvata dal Governo, aveva equiparato l’ospedale di Siracusa a quello di Scicli e l’ospedale di Lentini, ad esempio, a quello di Biancavilla o di Nicosia.Le proteste di questi giorni non solo appaiono tardive, in quanto per anni nessuno ha mai detto nulla, ma addirittura rischiano di fare perdere il finanziamento e pertanto io ritengo sia indispensabile intanto acquisire il finanziamento, senza continuare a fare le quinte colonne delle vicine province e di Catania in particolare, e poi, acquisito il finanziamento, verificare se l’ASP, nel frattempo, ha cambiato idea, ricordando ai tanti sbruffoni che pontificano in questi giorni che il Comune di Siracusa ha una dignità e ha un ruolo riconosciuto dalla Legge nella scelta dell’area.Le proposte fantasiose, surreali e ipocrite spesso evidenziano anche la povertà culturale ed umana di chi le espone.Non basta dire no all’area della Pizzuta, bisogna avere il coraggio civile di dire dove fare il nuovo ospedale, ricordando che, ha continuato Vinciullo, c’è un piano di Protezione Civile da rispettare, un Piano Paesaggistico da rispettare, un’area SIN da rispettare e una presenza diffusa di fiumi e torrenti particolarmente ramificati nel territorio di cui si parla, non per nulla l’area originariamente era un pantano, e, soprattutto, che mi sembra immorale, in un momento in cui tutti sono seriamente impegnati a difendere il verde, andare a sterminare giardini per 140.000 metri quadrati, oltre al danno erariale che graverà su chi penserà di rinunciare a un’area pubblica di 78.000 metri quadrati per andarne a comprare 140.000 anziché solamente 62.000.

A chi, in queste settimane, inoltre, continua insistentemente a parlare del prezzo dei terreni,  del valore dei terreni e di presunte sentenze del CGA, io vorrei ricordare che non è compito della politica occuparsi delle vicende di espropri e di prezzi, ma se ne deve occupare solo il Responsabile Unico del Procedimento, che si avvarrà esclusivamente dell’Ufficio Tecnico dell’ASP e certamente non dei politici di professione.Non compete al Comune di Siracusa, né tanto meno agli altri Comuni della provincia di Siracusa, stabilire il valore di acquisto dei terreni, perché quando si fanno queste promiscuità di compiti si sconfina in un settore che non appartiene alla politica e si rischia anche personalmente.Quindi, ha concluso Vinciullo, l’invito che faccio ad ognuno di noi è quello di occuparci delle cose che ci competono, ma, prima ancora, di approfondire l’argomento, anche perché non possiamo tutti giorni continuare ad ascoltare cose assolutamente non vere.L’Area potrà essere modificata se lo vorrà l’ASP, ma nel rispetto della verità, dei compiti di ognuno e senza alzare la voce, perché il 18 luglio, quando i Sindaci dovevano alzare la voce, fecero inspiegabilmente silenzio e nessuno di loro prese la parola per contestare la nuova rete ospedaliera e si assistette silenti al massacro dell’ospedale di Siracusa e dell’Ospedale di Lentini.

E’ facile aggredire il Comune di Siracusa, mentre vedo che si prova un po’ di timore nell’aggredire la Regione, per cui tutti sono pronti a gridare contro Siracusa e nessuno, tranne il sottoscritto, aprì la bocca contro la Regione, autorizzando, con il loro silenzio, la nuova rete ospedaliera.

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