Se te lo fossi perso

Il Mulino delle Saline di Priolo vola a Berlino

Si concluderà domenica 25 agosto a Berlino il 15° Simposio organizzato dalla Tims “The International Molinological Society (TIMS), associazione internazionale che si occupa di molinologia, scienza legata allo studio dei mulini.
A parlare con i massimi esperti tra archeologici, storici, etnologi, archeologi provenienti da 21 paesi diversi del mondo ( dal Giappone all’America, passando per Olanda, Germania, Inghilterra, Romania, Estonia, Portogallo etc.) come prima volta della partecipazione italiana ad un simposio organizzato dalla TIMS è andato l’ing. Fabio Meli con una presentazione -tutta in inglese- che ha riscosso molto interesse ed entusiasmo relativa ai sistemi di sollevamento dell’acqua azionati dal vento ed utilizzati all’interno delle saline della Sicilia sud-orientale.
La presentazione dell’ing. Meli si è conclusa con la ricostruzione del Mulino della Riserva Naturale Orientata Saline di Priolo Gargallo trasmettendo un filmato. Partendo dal film del ’68 di Ermanno Olmi, “i fidanzati”, dove il mulino delle Saline di Priolo è stato ripreso nella maggior parte dei particolari, è stato riprodotto il percorso della ricostruzione giungendo alle immagini del mulino funzionante risalenti ai nostri giorni. La conclusione del filmato è stato seguito da un lungo applauso e da una serie di interventi che hanno confermato l’interesse del pubblico per l’argomento trattato.
Va ricordato che la stessa ricostruzione del Mulino di Saline di Priolo, che risale al 2011 da una intuizione del Direttore della Riserva Naturale Saline di Priolo Fabio Cilea, prese il via proprio dalla visione del film di Ermanno Olmi che regalò, in seguito, al gruppo di progettisti, coordinati dall’Arch. Giuseppe Santoro e del quale l’Ing. Meli faceva parte, come delegato della Commissione Ambiente dell’Ordine degli Ingeneri, hran parte delle immagini necessarie a ridisegnare quello che, da lì a poco, sarebbe divenuto uno dei simboli della piccola area protetta del territorio priolese.
E’ stato un momento importante, ha dichiarato l’Ing. Fabio Meli, poiché, davanti ai maggiori esperti mondiali di molinologia, abbiamo avuto modo di parlare non solo dei mulini, ma anche della storia delle Saline della Sicilia sud-orientale e di quanto questo tesoro, in quanto unico, necessiti di essere protetto e tutelato.
Infine dal simposio è anche emerso che quello dei mulini delle Saline della Sicilia Sud-Orientale, i cosiddetti “Mulini a Stella”, sono unici nel loro genere e quindi di ancor maggiore interesse culturale e conservazionistico. Così come si è evidenziato il fatto che le cosiddette “tarantule”, per quanto simili gli olandesi tjasker, rappresentavano una soluzione unica nel territorio e nell’ambito della produzione del sale, benchè ad oggi, malgrado qualche sbiadita fotografia, non ve ne sia più traccia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *