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Il sindaco di Noto: “Sulla sanità pronti a ricorrere al Tar”

Una lunga seduta di Consiglio Comunale ieri sulla spinosa questione Ospedale si è tenuta per quasi quattro ore alla presenza di tanti cittadini, delle autorità dell’Asp, autorità politiche regionali, e degli altri comuni della zona sud. Il dibattito era stato richiesto in conferenza dei capigruppo dai consiglieri d’opposizioni di Noto, successivamente al trasloco dei reparti di Pediatria e Ginecologia-Ostetriciadal Trigona a Siracusa, ma l’argomento, ovviamente, s’è incentrato sulla questione della Rifunzionalizzazione sanità zona Sud, l’unico punto all’ordine del giorno della suddetta seduta. Non sono mancati momenti concitati, non soltanto per le proteste che arrivavano dai cittadini presenti, ma anche per l’accesso confronto tra i sindaci Bonfanti, di Noto, e Cannata, di Avola.
Andiamo con ordine provando ad evidenziare gli aspetti fondamentali di una questione che presenta ancora aspetti non perfettamente chiariti, come ad esempio il ritorno al Trigona, se pur momentaneo, degli ultimi reparti chiusi. Come noto infatti la mancanza dei pediatri sarebbe stata sopperita con un bando a cui hanno partecipato 12 medici, ma ieri sera, nonostante le richieste di Bonfanti i dirigenti dell’Asp non hanno comunicato quando Pediatria verrà riaperta, né se tornerà il punto nascita. Indicativa la dichiarazione del dottore Stornello che ha detto: “I nuovi parametri per un reparto in assoluta sicurezza partono dai mille parti all’anno”.
Consequenziale la riflessione: ostetricia-ginecologia con punto nascita, insieme poi con Pediatria, verrà riaperto ad Avola quando il reparto del Di Mariasarà pronto. Prime promesse disattese. Tornando invece all’argomento cardine della seduta andiamo all’inizio con la presidente Veronica Pennavaria che dopo aver letto la lettera dell’Onorevole Rossana Cannata, che si scusava per la sua assenza, dava subito la parola al dottore Arturo Rizza, consigliere e componente della Commissione consiliare speciale insieme con Salvatore Valvo, assente perché dimissionario dalla carica di consigliere comunale, e Pietro Rosa, presidente. “Con la commissione abbiamo studiato a fondo la Rifunzionalizzazione e vi è un grave nocumento per l’intero territorio, siamo estremamente sottodimensionati, per ripristinare una situazione di parità dovremmo avere nell’ospedale riunito“Trigona-Di Maria” 119 posti letto in più di quelli stabiliti dalla nuova disposizione. La nostra mozione tenta di rimettere in discussione questa rifunzionalizzazione e qualche giorno fa è stata votata anche dal Comune di Rosolini.
Servono risposte immediate”. Subito dopo la parola andava aPietro Rosache confermati gli argomenti del collega Rizza, attaccava la lettera della Cannata. Poi toccava al Dirigente dell’Asp di Siracusa Anselmo Madeddu: “Ognuno con le sue competenze, il decreto è stato approvato dalla politica non dall’Asp, e noi siamo qui per eseguire le leggi”. Brusio e proteste dal pubblico che provocavano la reazione stizzita dello stesso Madeddu: “Io non continuo se il pubblico mormora. Non ero tenuto a venire ma l’ho fatto per dare risposte e posso dirvi che dal Trigona non uscirà nulla se prima non sarà posta in essere la sistemazione dei reparti ad esso assegnato: lungodegenza e riabilitazione, e i 20 posti dell’RSA (il Madeddu forse non ricorda che già al Trigona non c’è più nulla, o quasi, e che proprio due reparti sono stati chiusi meno di un mese fa, n.d.r.). La rifunzionalizzazione partirà il prima possibile, anzi la prossima settimana saremo già pronti con il piano di attuazione e torneremo a chiedere alla Regione la possibilità di indire bandi per far arrivare a Noto le cliniche private. Ripeto, le scelte sono politiche e se i politi hanno fallito devono andare a casa”. Si scalda l’atmosfera, il pubblico rumoreggia pesantemente sino a decidere di uscire dall’aula, chiede a questo punto la parola il consigliere del Pd,  vice Sindaco di questa Amministrazione sino a qualche settimana fa,Corrado Frasca: “Chiedo risposte concrete sul rientro di Pediatria e Ostetricia-Ginecologia, io non accetto che Noto possa perdere l’ospedale e perciò seguo la mia città ed esco anche io dall’Aula”.
Inevitabile la reazione, a tratti scomposta, di alcuni colleghi poi ripristinato l’ordine si torna sui soliti concetti: il paziente al centro, la sicurezza, la modernizzazione, non si possono avere due mezzi ospedali e così via. Frasi trite e ritrite e soprattutto mai seguiti da atti concreti e, a conferma del fatto che quanto accaduto nella zona sud sia di responsabilità politica, assistiamo anche allo spot del deputato regionale dei 5stelle Giorgio Pasqua: “Solo noi abbiamo cercato di difendere il vostro ospedale”, peccato, aggiungiamo noi, gli scarsi risultati ottenuti. E giungiamo all’intervento del sindaco di Noto Corrado Bonfanti: “Le sceneggiate non servono a nessuno, esempio quella del consigliere Frasca che per 5 anni quando c’era Di Giacomo Presidente della Commissione Regionale ai Servizi Sociali e Sanitari, quando c’era l’Assessore del Pd, (partito di riferimento del Frasca, n.d.r.), non sono riusciti ad entrare nell’argomento. Voglio essere molto diretto, ci sono elementi in questo decreto che possono essere ridiscussi, ritengo che si possa impugnare davanti al Tar”. Giungeva anche il momento del sindaco di Avola Luca Cannata che partiva all’attacco prima del deputato Pasqua, sottolineando l’appartenenza al medesimo partito della ministro Grillo, e poi dei vertici dell’Asp: “Questo governo regionale sta solo cercando di attuare ciò che è deciso da tempo. Sindaco Bonfanti noi abbiamo fatto insieme un percorso e delle scelte politiche, tu, con me e gli altri Sindaci abbiamo firmato il 26 dicembre 2014 il piano di Rifunzionalizzazione, e poi, addirittura, nella conferenza dei sindaci del 18 settembre del 2015 lo abbiamo riapprovato. Le bugie hanno le gambe corte, e se pensi che dobbiamo continuare questa stupida battaglia demagogica allora io con le carte ti dimostro che devi smetterla di prendere in giro la tua comunità, perché non lo merita”. Una firma posta, a quanto dichiarato da Bonfanti, solo per permettere lo sblocco delle assunzioni dei medici.
“L’attività della Rifunzionalizzazione di fatto al Trigona non ha portato nulla, anzi solo degli scippi. E’ la realtà”. Toni accesi che si placavano poi con gli ultimi interventi dei consiglieri Rizza, a rivendicare sempre i 119 posti letto, e Rosa: “A questo punto il ricorso al Tar è l’unica strada possibile senza se e senza ma”.
Stasera nuova seduta di Civico Consesso, sempre alleore 18, con sette punti all’ordine del gior: Lettura ed approvazione verbali seduta precedente; Approvazione piano finanziario e tariffe TARI – anno 2019; Modifica ed integrazione dell’art. 2 del regolamento per il conferimento della cittadinanza onoraria; Delibera di CC. N° 7 del 20/03/2018 – Variazione art.43 comma 4; Modifica ed integrazione regolamento per l’applicazione della tassa sui rifiuti puntuale (TARIP); Rideterminazione aree pubbliche destinate al commercio ed approvazione del nuovo regolamento; Relazione annuale del Sindaco 2017/ 2018 – Valutazioni.
Emanuela Volcan

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