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La moderna Società: i conflitti nella grande fattoria degli “umani” falsi e maligni

Succede all’interno dei luoghi di lavoro, in famiglia, negli spazi di aggregazione. Di solito si subisce con una forte sofferenza interna per paura di essere coinvolti ancor di più in situazioni poco edificanti. La sociologia pratica assume, oggi più che mai, gli aspetti di un fenomeno diffuso, ma con la dovuta riflessione della sintesi intrinseca nella falsa società in cui viviamo. I colleghi, i compagni di avventura, sono informati dal traditore delatore, falso amico e spione che addirittura registra la conversazione col suo telefonino attrezzato per lo scopo e riporta agli interessati i particolari svelati o di cose che hanno a che fare con l’avanzamento della carriera che sarà, spezzata. Si conforma così, con certezza, che viviamo in una società falsa e cortese. Chiusi all’interno di relazioni incastonati tra gli interessi personali carichi di nevrosi in questa grande fattoria di animali maligni e prosseneta dalla nascita. Una condizione perpetua in cui si dibattono i tanti pseudo estri che vogliono ad ogni costo dominare la scena; quelli che sono irrorati senza saperlo dal crisma della mala fede innata, convinti che tutto questo garantisca loro di essere considerati dei capaci giornalisti, avvocati, professori, scienziati, salvo scoprire che sono degli illusi, dei demoni posseduti dal maligno e niente di più. Gentaglia cosciente di sapere della fama di essere infami traditori dei rapporti di amicizia e di lavoro, per la fiducia rubata, per far del male sapendo di colpire l’amico o il collega alle spalle, con la classica pugnalata a tradimento. Peggio dell’azione del mafioso di turno, che distrugge tutto quello che si muove senza la sua volontà. Vana gloria in una situazione maturata tra confusione e depravazione.

Il pubblico rapporto con la Società liquida, tende ormai a valutare sulla base dell’etichetta, prima ancora di capire chi sei; malafede e menzogne vanno di pari passo. Ci sono in realtà tanti giochi nascosti che portano un falso attore alla ribalta della grande carriera, ma chissà perché alla fine questi elementi deformi della società moderna, dopo poco tempo sono scoperti e isolati. Oltre all’opportunità si fiuta, con sempre minore sicurezza, che c’è tutta una filiera di manovre occulte, segnalazioni, scambi di favori, gettoni economici o politici, dietro alla stupefacente apparizione di fugace splendore, che magari non saranno neppure distribuiti e, appunto, spariranno nella loro insignificante esistenza; ma intanto potranno dire di essere attori professionisti nel grande palcoscenico della miserabile condizione in cui si sono relegati. La verità cruda vuole che occorrerà sempre scoprire nell’invisibile per diventare visibili, mentre chi opera onestamente alla luce del sole, confidando nella propria onesta coscienza è attaccato e combattuto senza un valido motivo, solo per il bisogno del vile mentore. Meditare bene prima di affidare agli altri l’amicizia, quella vera, s’intende.

Concetto Alota

 

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