L'Opinione

Il veleni della politica e la lotta senza quartieri

I veleni della politica siracusana nel giro di appena due giorni si sono accentuati in un pericoloso gioco al massacro generalizzato. Ormai lo scenario appare maligno, spettrale; i duellanti senza il rispetto delle regole del gioco democratico e senza lo stile necessario per tenere i toni sotto la soglia della tolleranza civile. Ognuno cerca di gridare più dell’altro credendo così di convincere gli altri della propria ragione. Così è la morte di tutti.

Occorre distinguere tra applicare le norme e il rispetto delle regole. Un gioco al rialzo delle proprie e altrui responsabilità, non decide le sorti della città; difendersi se attaccati e viceversa, in politica il rischio è che il tutto diventa un campo di battaglia aperto, senza regola e senza norme, con un effetto terroristico dirompente e di colpire chicchessia. Ora, si tratta di capire perché è iniziata questa carneficina: per mera ideologica condizione, oppure dettata da un riflesso dove il regista vuole strumentalizzare la porta della polemica in un campo apertamente politico-giudiziario e così risolvere la diatriba interna al proprio partito e conquistare il potere politico?

La pubblica opinione non è solo arrabbiata perché la lotta politica è diventata senza regole, come se fosse un termine che s’infila nella tasca più sicura, ma perché qui ora la politica non ha applicato a se stessa il medesimo rigore. E questo dalle due parti in causa. E nessuno ha così la ragione per dire in non ho colpa, ma sono stato attaccato. Anche in guerra la bomba atomica è l’ultima soluzione. Ma a ben sentire e a ben vedere, qui stamane sono stati aperti i tanti arsenali e le armi sono già pronte a sparare.

È questo un altro aspetto che ritrae fedelmente l’impotenza degli uomini della politica locale che non riescono a ottemperare ai propri doveri, e un’opposizione che non ha un’identità, ma aspetta “la mala giocata” per tirare il pallone in portasenza avere giocato. Ma dove è finita l’identità della politica siracusana, un tempo nobile ed efficiente e che ora appare fallita?

Concetto Alota

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