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Impianto fotovoltaico tra Noto e Pachino: proposto il ricorso straordinario al presidente della Regione

Mentre la seconda sezione del Tar di Catania ha emesso un’ordinanza con la quale, accogliendo il ricorso proposto dal Comune di Canicattini Bagni, ha sospeso la realizzazione del progetto di un impianto fotovoltaico, da realizzare a Cavadonna nei Comuni di Canicattini Bagni, Siracusa e Noto località Casa San Alfano, si prospetta un nuovo caso nell’area sud della provincia siracusana.

Si tratta del progetto di un impianto di produzione da fonte fotovoltaica denominato “FV Noto 2” e di tutte le opere connesse (utenza e di rete) ed infrastrutture necessarie per la connessione alla rete elettrica di distribuzione nei Comuni di Noto e Pachino, ottenuto dalla Società Limes 20. È un’azienda vitivinicola a fare ricorso, in via straordinaria, al presidente della Regione siciliana per annullare Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale del dicembre 2021, del decreto dell’assessore regionale all’Ambiente che ha rilasciato il giudizio positivo di compatibilità ambientale e del nulla osta della Soprintendenza di Siracusa.

la Società Limes 20 S.r.l. ha elaborato un progetto per la realizzazione di un impianto per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile fotovoltaica della potenza di 20,393 MWp da realizzarsi nel Comune di Noto (SR), Contrada San Lorenzo Baracchino, su un’area di 41 ettari.

Nel corso del procedimento, sono stati acquisiti i pareri delle Amministrazioni competenti, tra le quali, in senso contrario, quello del Comune di Noto (SR) con atto del 20 agosto 2020 e quello contrario del Libero Consorzio del Comune di Siracusa. Quest’ultimo ha motivato il parere negativo sostenendo che Il libero Consorzio Comunale di Siracusa ha espresso “parere negativo al giudizio di compatibilità ambientale così come configurata in progetto sia per la mancanza degli studi previsti dal D.A. Arta 17 Maggio 2006 che non permette una valutazione completa degli impatti ambientali e dell’incidenza sulla RNO e SIC/ZPS di Vendicari, per l’eccessivo consumo di suolo, più di 40 ha sottratti all’attività agricola che dovrebbe invece essere promossa”.

Il campo fotovoltaico confina con i terreni dell’impresa, sita in contrada San Lorenzo, che ha proposto ricorso. “L’impianto fotovoltaico – è scritto nel ricorso – per l’intera sua estensione più lunga a ridosso dell’azienda della ricorrente, andrà a pregiudicare la sua attività vitivinicola, comportando il venir meno di tutta una serie di condizioni ambientali che sono alla base delle certificazioni di cui è dotata”.

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