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Inchiesta Fiera del sud: Rita Frontino davanti al Gip

Si è costituita ieri sera e già questa mattina è comparsa davanti al gip del tribunale aretuseo, l’imprenditrice siracusana Rita Frontino, coinvolta nella doppia operazione portata a termine ieri dalla guardia di finanza di palermo e di Siracusa. Per Frontino è scattata la misura cautelare in carcere per bancarotta fraudolenta e frode fiscale e nella tarda mattinata si è sottoposta a interrogatorio di garanzia. Le altre misure cautelari sono state notificate a Davide Venezia, Alfredo Sapienza e Rosa Gibilisco.

Bancarotta fraudolenta, frode fiscale e truffa sono i reati contestati dalla Procura aretusea nell’ambito di un’inchiesta legata alla costruzione del centro commerciale Fiera del Sud. I giudici per le indagini preliminari, Andrea Migneco e Anna Pappalardo hanno disposto il sequestro dell’intero immobile su cui insiste il centro commerciale di viale Epipoli per un valore complessivo di 22 milioni di euro.

Due sono le operazioni confluite in un unico blitz della guardia di finanza di Palermo e di Siracusa, denominate “Archia” e “Fiera del sud”. Le Fiamme Gialle del nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo hanno eseguito un decreto di misure cautelari, nei confronti di Davide Venezia, Alfredo Sapienza e Rosa Gibilisco, indagati per bancarotta fraudolenta e frode fiscale. Una quarta misura cautelare è in corso di esecuzione. L’attività d’indagine, iniziata nel 2016, ha tratto origine da una delega rilasciata alla Guardia di Finanza palermitana dalla Procura aretusea per delineare le vicende economico-finanziarie di numerose imprese che si sono avvicendate nella costruzione del centro commerciale.

Il reato di bancarotta scaturisce dal riscontro che gli amministratori di diritto succedutesi nel tempo e quello di fatto della Codaf srl avrebbero distratto somme per oltre 250mila euro eseguendo pagamenti non giustificati in favore di alcune imprese ed esponevano nel bilancio fatti materiali non rispondenti al vero, celando maggiori perdite per quasi 3,5 milioni di euro. Scomparse anche le scritture contabili della società, in modo da rendere impossibile la ricostruzione del patrimonio e degli affari. Veniva anche aggravato il dissesto della “Attività Edilizie” srl astenendosi dal richiedere il fallimento quando già la situazione era irreversibile. Gli investigatori hanno appurato che la Rgd srl avrebbe evaso le imposte per circa 250mila euro e che alcune persone coinvolte nelle indagini avevano compiuto atti fraudolenti sui beni della Emmea srl per sottrarsi al pagamento delle imposte, rendendo inefficace la procedura di riscossione coattiva, non versando anche Iva per oltre 500mila euro.

Gli amministratori della società avrebbero poi affidato a un trust di diritto le quote del capitale sociale di alcune società che a loro volta, detengono i capitali sociali di svariate imprese tutte riconducibili alla medesima famiglia. A seguito di ciò sono stati eseguiti sequestri di disponibilità liquide, beni immobili e quote societarie, tra le quali il capitale sociale, pari a 2milioni di euro, della società proprietaria del centro commerciale. I vincoli cautelari sono confermati dal tribunale del riesame di Siracusa.

L’operazione “Fiera del sud” riguarda le vicende relative alla costruzione del Centro commerciale, originariamente di proprietà della società Open Land, ramo d’azienda ceduto alla Emmea, riconducibile alla famiglia Frontino. Indagate, in concorso, per il reato di truffa 10 persone tra amministratori di fatto e di diritto, nonché il contabile delle società. Si tratta di Concetta e Daniela Frontino, Maria Cimino, Rosa Gibilisco, Alfredo Sapienza, Davide Venezia, Oumar Aidara, Adama Zombo, Graziano Del Greco e Salvatore Noto. A questi indagati vengono contestate “truffe contrattuali”, eludendo fraudolentemente i debiti contratti nei confronti dei subappaltatori che avevano realizzato le diverse opere infrastrutturali.

C. A.

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