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Incolpò l’amico di avere provocato la morte di uno scooterista: arrestato (VIDEO)

Si trovava alla guida dell’auto contro la quale impattò uno scooter provocando la morte di un diciannovenne. La verità è emersa a distanza di poco meno di un anno dall’episodio, del quale aveva addossato la responsabilità all’amico che si trovava con lui in auto. Questi, per paura di ritorsioni, aveva accettato di ritenersi responsabile della morte dello scooterista. Quella versione dei fatti, però, non poteva durare a lungo e lo stesso amico ingiustamente incolpato, ha rivelato agli inquirenti come sarebbero andate le cose. I carabinieri hanno così arrestato per omicidio stradale, lesioni e calunnia il reale responsabile, un 26enne, A.C. di Piedimonte Etneo, già noto agli ambienti giudiziari. Il provvedimento, emesso dal gip di Messina su richiesta della Procura guidata da Maurizio de Lucia, scaturisce dalle indagini dell’Aliquota Radiomobile del Nucleo Operativo della Compagnia di Taormina dopo un incidente stradale accaduto nel giugno 2020 a Giardini Naxos nel quale morì un giovane di 19 anni e rimase gravemente ferita la fidanzata, allora minorenne.

La vittima, che guidava lo scooter con a bordo la ragazza andò a sbattere contro la fiancata posteriore di un’auto che, nella stessa direzione di marcia, aveva improvvisamente svoltato a sinistra. A causa del violento impatto il ragazzo perse il controllo dello scooter, mentre la macchina andò a urtare contro lo spigolo di un’abitazione. Il giovane, trasportato d’urgenza all’ospedale S. Vincenzo di Taormina, morì poco dopo, mentre la fidanzata ricoverata in prognosi riservata per più di 30 giorni per le diverse lesioni subite alle gambe e agli organi riuscì a cavarsela.

Il 23enne che aveva riferito di essere alla guida dell’auto – le sue parole furono confermate dagli altri della comitiva – fu indagato per omicidio stradale e lesioni stradali. Dalle immagini di videosorveglianza acquisite era evidente che la macchina procedeva ad alta velocità doppio senso e che aveva eseguito una brusca manovra per svoltare a sinistra senza azionare la freccia.

La svolta alle indagini è arrivata nel mese di dicembre quando il ragazzo ha rivelato che il giorno dell’incidente non fosse stato lui alla guida della vettura e che fosse stato incolpato perché era l’unico dei cinque in auto a non avere assunto alcol e droga.

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