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Inda, associazione per delinquere e truffa: 7 avvisi di conclusione indagini

La Guardia di Finanza di Siracusa ha da poche ore completato la notifica del provvedimento di conclusione delle indagini preliminari e informazione di garanzia nei confronti di 7 soggetti, funzionari dell’INDA e imprenditori siracusani. Le indagini coordinate dal Procuratore Capo della Repubblica di Siracusa Dott. Francesco Paolo Giordano e dirette dal Sostituto Procuratore Dott. Roberto Campisi sono state svolte dal Nucleo di polizia tributaria ed hanno consentito all’A.G. inquirente di ipotizzare i reati di associazione a delinquere (art.416 c.p.) e truffa (art.640 comma 2 c.p.). Gli investigatori hanno esaminato ed approfondito le spese sostenute dall’Istituto Nazionale del Dramma Antico, negli anni dal 2005 al 2012. Particolare attenzione è stata rivolta alle somme spese per servizi di pubblicità ed all’affidamento degli stessi; è emerso che i contratti venivano conclusi attraverso licitazioni private a favore di società riconducibili a parenti e/o coniugi di funzionari dell’INDA. Nello specifico, dalle indagini svolte dalla fiamme gialle aretusee, è risultato che, negli anni dal 2009 al 2012, sono stati affidati lavori relativi alla pubblicità per circa euro 500.000,00, poi risultati fittizi, ad una società i cui componenti erano in stretti rapporti di parentela con il responsabile operativo dell’INDA. I soggetti interessati al provvedimento sono: INDA: BALESTRA Fernando, già Sovrintendente dell’istituto, SIGNORELLI Enza già Consigliere Delegato e MASCITELLI Vanessa Responsabile Operativo; IMPRENDITORI: RENATO Angelo, RENATO Renato, SCANDURRA LAURA e PARRINELLO Giampiero, amministratori, di diritto e di fatto, della ARCHIMEDEA S.R.L. di Siracusa. L’operazione si attesta in un segmento operativo nel quale il Corpo acclara le sue peculiarità di Polizia Economico Finanziaria e si pone come tutore del bilancio pubblico.

IL PRESIDENTE GAROZZO. “TOTALE FIDUCIA NELLA MAGISTRATURA”. Laconica la dichiarazione del sindaco di Siracusa, Giancarlo Garozzo, il quale interviene nella sua qualità di presidente dell’Inda: “Come sempre manifesto la mia totale fiducia negli organi inquirenti, auspico che i soggetti accusati possano dimostrare la loro estraneità ai fatti contestati”.

 

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